•202 Storia generale vano tre buoni porti di armamento; diventarono terribili al commercio inglese. Macaulay narra che fin la traversata tra l’Irlanda ed Inghilterra era ormai mal sicura. Ogni settimana una quarantina di bastimenti mercantili di Londra e di Bristol veniva catturata dai corsari francesi. Gian Bart diventò il martello dei porti britannici e della costa. Duguay-Trouin lo imitò. Ambedue valorosissimi, astuti e maestri del loro mestiere, rinfrancarono la Francia dalla sconfitta di Barfleur. A dichiarar il valore d’entrambi, basti che Gian Bart nel 1692 trasse dentro Duncherca tante, prede sul nemico per la somma di due milioni e mezzo di franchi ; il che si rileva dalle patenti di nobiltà accordategli da Luigi X.IY e che attestano la cosa. Bruciò parecchi villaggi sulla costa di Northumberland. Il suo emulo Duguay-Trouin appena ventenne entrò nell’ estuario del Shannon e vi saccheggiò un castello; e non si rimbarcò se non quando vi fu forzato da distaccamenti di soldati accorsi. Non parlo del commercio inglese ed olandese nel Mediterraneo; caso raro che le navi mercantili di quelle nazioni non cadessero preda dei corsari francesi. L’azienda navale inglese era così infame e di tanta immoralità e disonestà inquinata, che durante il 1692, grossi convogli destinati ai mercati di Spagna, d’Italia e di Turchia stavano radunati nell’estuario del Tamigi e del Texel senza ardire uscirne. Nel febbraio del 1693, codeste navi salivano già a circa quattrocento pronte alla partenza ed il loro carico era valutato a parecchi milioni di lire sterline. Trattavasi di cosa troppo vitale perchè i governi d’Inghilterra e delle Sette Provincie non vi ponessero attenzione ; e fu decretato 1111 armamento di 70 vascelli di linea e di 30 fregate, il quale dovesse accompagnare la così detta patta di Smirne al di là dei pericoli cui poteva incorrere per causa della flotta di Brest, capitanata da Tourville, vigilante sempre, e più che per lo passato temibile. Se è vero che la storia ha compito di insegnamento, essa ci prova che la guerra marittima deve sempre condursi per via dell’ azione parallela delle squadre di Stato per la guerra grossa e delle corsare private per la guerra minuta. Codesto accoppiamento dona alla guerra il carattere eh’ essa deve