Storia generale rata così la Paranahyba dai suoi assalitori, adoperò il cannone contro le zattere. I Paraguayani perdettero in questa fazione tutto il naviglio ; Mesa e molti dei suoi perirono ; i Brasiliani ebbero 90 morti e circa il doppio di feriti. In avvallo della divisione di Barroso era il grosso della squadra brasiliana comandata dal vice amiraglio visconte di Tamandarè. Per la chiara intelligenza di questa guerra voglia il lettore considerare Corrientes come Nuova Orleans, Curruzù come Grand-Gulf, Curupaity come Vicksburgh, Humaità come Forte Donelson, la squadra del Tamandarè come quella di Farragut, quella di Barroso come quella di Porter e gli eserciti campeggianti del maresciallo di Caxias e del conte d’Eu come gli eserciti di Grant e di Sherman. Gli sarà allora facile di comprendere l’opera dei Brasiliani i quali, il 2 di settembre 1866, attaccarono Curruzù perdendovi la bella corazzata Rio Janeiro sventrata da una torpedine ed anche una bombarda. Il 22 settembre Curupaity fu invano assalita perchè gli sforzi dell’ esercito non riuscirono a prendere alla baionetta le linee paraguayane. Per circa un anno la flotta e l’esercito non giunsero ad oltrepassare Curupaity finché il 15 d’agosto 1867 il contr’ ami-raglio Ignacio con 9 corazzate sforzò il passo e pigliò di rovescio alcuni punti della Vicksburgh paraguayense. Nonostante il risultato di questo bel fatto d’armi la situazione dell’ Ignacio colle sue navi tra le due fortezze temibili di Curupaity e di Humaità e senza libera comunicazione col rimanente della squadra e coll’ esercito rimasto in avvallo della prima di quelle piazze forti, non era punto sicura. I Paraguayani or non possedevano è vero più navi; ma a guisa dei Confederati adoperavano con molta frequenza ogni opportuno genere di torpedine. La corazzata Silvado fu ad un pelo d’esserne vittima. Nel frattempo l’arsenale di Rio Janeiro aveva costruito certi monitori di scarsa pescagione che vennero spediti in rinforzo all’Ignacio; il 12 febbraio del 1868 alle nove pomeridiane essi tentarono invano di sforzare il passo; lo ritentarono la dimane e raggiunsero Ignacio. Fortunatamente per i Brasiliani una piena inaspettata concesse loro di portar tutta la fiotta sotto Humaità. Il 19 febbraio, verso la mezzanotte, il capitano di