VINETIANA LIB. Vili. 725 mente caduto in potere de Turch't, con tanto danno , pre- 1538 giudtcio , & vergogna di tutta la Chriftianità : ma de fuc-cejji d allbora ejjere pur occafione di qualche fcufa , poiché quei Pre nei pi, da quali poteva fi appettare maggiore ajuto, erano disarmati : il che non avvenirebbe hora , che /’ Imperatore , & la Republica fi trovavano sul mare due potenti armate da spingere contro,' nemici : quale cofa dunque più a(pettarfi? convenir fi ufare le fot\e, finche erano intere , & riparare alli danni , prima che feguiffero j non permettere che l una , ò l altra armata, come fogliono fpef-fo per varii, (¿3* impennati accidenti rimanere fcherniti i disegni de gli buomini, potejfe per avventura correre qualche pericolo , b far fi più deboli, ò che i T urchi comincino a porre il piede in Italia , per dovere poi con molto pentimento, & con tardo rimedio, penjare a quejii mali. Con quefte, & con altre fomiglianti parole , cercava l’Ambafciatore d’ accendere gli animi de’ Senatori , a dover ufeire della neutralità, & dichiarirfi nemici de’Turchi. Ma gli huo- Mi non > mini gravi, & di matura prudenza , non fi laiciando le-vare dall’apparenza di quefte magnifiche parole, e da poco fondate pronieife, continuavano nel loro propofito di non dovere, fe non aftretti dalla neceffità, prender Tarmi contra un nemico cofi potente , e che da tante parti poteva offendere lo ftato della Republica, la quale nè ha-veva forze per fe fola ballanti a difenderlo , nè poteva confidar molto dell’altrui . Però fù deliberato di corrifpon-dere con parole generali alT ufficio dell’Ambafciatore ; facendo a Cefare renderne grafie, ma affermando, che per li loro molto gravi, & ben noti rifpetti, non potevano paffar più oltre; & maffimamente perche effendo fiata da’ Francefi , & da’Turchi ricercata l’amicitia, & più ftret-ta congiuntione con la Republica, havevafi loro rifpoilo , non poter fatisfargli, perche era collante intentione del Senato Vinetiano di volere , come ftimava effere ufficio di Prencipe, fèryare la fede a tutti : nondimeno dovere continuare per ogni cafo , che' occorrer poteffe , a ftare armati , havendo fempre innanzi a gli occhi , infieme co’l prò-