586 Storia generale raglio Giovanni Vacca duce della squadra d’ assedio col capitano di fregata Tomaso Buccina a capo di stato maggiore. Infine il capitano di vascello Augusto Riboty alzò il gagliardetto di capo divisione sul Re eli Portogallo ed il tenente di vascello Napoleone Canevaro gli fu poscia inviato a capo dello stato maggiore; ma al Riboty non fu dato a guidare reparto veruno. Il contr’amiraglio barone di Brocchetti fu chiamato al Ministero per la direzione del servizio militare, mentre il generale Angioletti, ministro della marina, disponevasi a lasciare la carica al deputato Agostino Depretis per togliere il comando di una divisione d,ell’ esercito in campo. Cominciavano gli errori. Il riparto in tre squadre con pomposi titoli non significava nulla. Il solo nome di squadra sussidiaria alle forze dell’Albini lasciava intravedere che desse avrebbero avuto compito secondario ed indeterminato. Il titolo di squadra d'assèdio era assolutamente, inadeguato a riparto che, non avendo mortai a bordo, nulla aveva di speciale per l’assedio. Notò un secondo errore : il ministro, nel più critico momento, stava per lasciar il posto ad un egregio patriota, è vero, ma le cui conoscenze militari e marittime erano certissimamente elementari. Inoltre nella vita specchiata del-l’amiraglio Brocchetti non vi era niun titolo che il designasse a tracciare una campagna dall’ aula ministeriale. Del Persano dirò che eia qualche anno egli viveva fuori della marina, sen^a alcun comando e (quel che più vale) senza contatti palesi cogli ufficiali cui òr doveva guidare. Chiamato a Firenze dal Re per assumere la carica, due volte aveva rifiutato. Uomo di debole fibra, non seppe resistere a terzo pressante invito; e così aveva accettato l’impresa impari alle forze sue. Mentre l’armata preparavasi per far massa a Taranto, luogo destinato alla concentrazione, si armavano a furia altre navi, tali per rinforzo nel-l’Ionio, tal’ altre per guardia dei porti del Tirreno ed ivi prestarsi ad eventuali servigi. La fregata Principe Umberto, reduce dall’ America, comandata dal barone Guglielmo Acton, trovò a Gibilterra l’ordine di raggiungere l’Albini toccando Genova e Napoli.