110 Storia generale che sotto le batterie essendo parte incagliate,, non avevano osato di prendere con le altre la fuga. Per lo che salpato subitamente, avanti che il sole tramontasse con le dette 12 galere, aveva appena indirizzato il cammino alla volta delle nemiche, che vedendone 4* di esse benissimo rinforzate, allargarsi da terra e mettersi a proveggio per ischifar con la fuga 1’ impeto de’nostri; si mise subito a seguitarle mentre sarebbe forse stato meglio, come' appresso si vedrà, lasciar quelle, ed effettuare il primo disegno. Basta, che veduto le altre mosso il General veneto, si misero anche esse con la maggior forza possibile a seguitarlo senza alcuno riguardo del cannone nemico, che con tutto che già fosse notte non lasciava di continuar lo sparo sopra li nostri; avendone riportato grave danno la Madonna del Rosario di Malta. Era già un’ora di notte, e si trovavano con la caccia molto ristretta ; ma non fu però possibile al Mo-cenigo di arrivare alla coda l’ultima galera nemica, con la quale, dopo d’avergli dato molti tiri di cannone, passò finalmente all’ abbordo, attaccando un fiero combattimento per aver trovato ne’ Turchi una brava difesa ; non tanto per lo furor della notte, quanto per la speranza che avevano di presto soccorso delle loro conserve ; le quali però veduto 10 stato in cui essa si trovava pensarono più tosto, che al suo soccorso, al proprio scampo. Onde avendo le ciurme molto stanche, e dubitando d’esser sopraggiunte in quel cammino, si aiutarono con lo strattagemma, e messo vela si deviarono fra le tenebre fuggendo nelle coste di Romania. Per lo che le altre, che seguitavano la Reale veneta, veduto di non avere che di investire si ritrassero appresso di quella, e massime la Reale Pontificia, la N. Giovanni, e 11 Rosario di Malta per assisterla in caso che avesse dimandato soccorso ; ma però senza sparare neppure un moschetto, per non offendere in vece de’nemici i nostri, i quali rinforzando più sempre il conflitto lo rendevano molto vago per lo continuo fuoco che facevano, ora con belle salve di moschetteria, ora con quantità di trombe, granate, pignatte e altri fuochi artificiati, maneggiati con tanta diligenza, che facevano lume a’ nostri e offendevano i nemici. E questi abbreviarono appunto il combattimento ; poiché avendo