della Marina Militare. fu stancata eccessivamente e tenuta cinta di daga ed armata di carabina anche nelle ore in cui non c’ era nulla da temere; non si lasciarono ore bastevoli al sonno; e queste non si passarono in branda, poiché le brande erano state disposte a guisa di blinde. La gente dormì sul ponte, quando dormì. Ootali ordini provenivano da eccesso di prudenza. Una nave di quel tempo in cinque minuti passava dallo stato normale a quello di combattimento. Perchè dunque la precauzione soverchia? Bisogna chiedere al marinaro il massimo del lavoro, ma concedergli il necessario ripòso muscolare e del sistema nervoso. Le perdite di vite austriache si erano compensate colle nostre e sommavano a 120 tra morti e feriti, il sei per cento della guarnigione. Il porto San Giorgio aveva però adesso soli 15 pezzi in batteria sopra 49; gli altri erano smontati. Le condizioni generali dell’ armata italiana alla sera del 19 non erano floride. Quattro giorni di fuoco acceso avevano ridotto di molto il combustibile dei carbonili e di munizioni si era fatto sciupìo. Personale se n’era invero perduto pochissimo, ma saltava agli occhi d’ ognuno che due giorni si erano sjjesi male. Quantunque il tempo non fosse cattivo, il giorno 19 e la notte che lo seguì il vento avea soffiato fresco. L’inavveduto conte di Persano non avéva pensato- a farsi seguire da navi carboniere e la sera del 19 non gli venne in mente di rimandare in Ancona a rifornirsi le navi eh’ erano a corto di combustibile. L’ alba del 20 fu burrascosa. I numerosi incrociatori che sorvegliavano gli approdi dell’ isola erano al loro posto, allorché il piroscafo Piemonte con altri 500 uomini di fanteria raggiunse l’armata. Il Persano ordinò per le otto del mattino all’ Albini lo sbarco, unico intento logico dell’ impresa in Dalmazia. Verso quell’ora l’Esploratore a tutta macchina scende da maestrale col segnale : « bastimenti sospetti da ponente maestro ; » il mare è mòsso, il tempo a pioggia, il vento a raffiche ed a burrasche; da acquazzoni e non da pioggia minuta. Le navi sospette erano 7 corazzate, un vascello a due ponti, 5 fregate ed una corvetta ad elice, 7 cannoniere ad elice e 2 piroscafi a ruote e 4 minori vapori, in