della Marina Militare. favorevoli. Allora Kornilof licenziò la consulta colle parole seguenti : « Preparatevi a far vela ; i miei segnali vi diranno il resto. » • Oli ! quanta ragione avevano Duguay-Trouin, che dalla consulta rifuggiva come dal demonio, e Cochrane che mai ne radunava ! Kornilof che fra il 14 e il 20 era stato comandante supremo non lo era il 21, perchè Mentschikof era tornato in città. Si recò dunque dall’amiraglio generale e gli dimandò licenza di eseguire il proprio disegno. Ebbe un rifiuto e 1’ ordine jierentorio di rombar il naviglio. Rispose « Noi posso fare; noi posso ordinare » a cui Mentschikof « Bene, torna a Nicolaief; là è il tuo posto; mandami l’amiraglio Stankovitch; udrà le mie istruzioni. » In quell'istante supremo d’interna lotta a Kornilof apparve chiaro e luminoso il dorerò « Aspetta, rispose; tu mi chiedi il suicidio; ma ora lasciar Sebastopoli, no, noi potrei ; rimango e son pronto ad obbedirti in tutto. » Quel sublime martoriato non avea deposto la speranza ! Gli eventi incalzano; Mentschikof esce in campo una seconda volta, per non più tornare; non lascia il suprèmo comando (come la prima volta) al capo dello stato maggiore, ma a Nachimof che è più anziano. Questi e gli altri generali unanimi eleggono Kornilof a dittatore della piazza ; i collegati operano la famosa marcia di fianco che li conduce sull’ altipiano del Chersoneso. d’onde assederanno durante undici mesi la città investendola dal lato meridionale; le flotte vanno, la francese a Kamiesch a ponente di Sebastopoli, la inglese a Balaclava situata a libeccio. Non è più l’ora di pensare alla flotta, ma al gioielli) inestimabile e difenderlo; i 18.500 marinari or non saranno troppi per servir le batterie che Kornilof costruisce seguendo i consigli di Todleben. Il Roland capitanato dal La Roncière le Noury il 22 ha visto i vascelli russi tuttavia all’ancora colle vele infiorite, pronti a salpare. Torna al mattino del 23; sono aifondati. La sera antecedente gli stati maggiori del-l’armata si eran recati dall’amiraglio a chieder grazia per le navi. Kornilof aveva risposto : « Dobbiamo sottomettersi alla necessità. È doloroso distruggere 1 opera propria; quanti *30