della Marina Militare. •211 rosini era stata illegale, si doveva opporvisi allora e non adesso; e clie il degradarlo poi senza ascoltarlo costituiva ingiustizia flagrante. Morosini fu dunque mantenuto nella carica pur deferendolo all’inquisizione di Stato, la quale lo assolvè dall’ accusa d’aver oltrepassato i suoi poteri con la stipulazione della pace, perchè il trattato era' già firmato dal Doge} lo assolse altresì dall’ appunto di codardia e lasciò in dubbio la malversazione. Convien qui dire che j>rivo di mezzi pecuniarì della Repubblica, il Morosini aveva pagato gli stipendi alle truppe di propria tasca e la sua azienda particolare era rimasta necessariamente confusa con quella dello Stato. Nel processo furono coinvolti i vari capi del servizio; e tutto si ridusse alfine alla scoperta di piccoli ladrocini d’impiegati subalterni, rimanendo pienamente assoluti Morosini e i pretesi complici suoi. Il mio lettore sa come Morosini si vendicasse ; ma forse non sa che pendente il processo, essendo insorte talune difficoltà riguardo alla delimitazione dei confini in Dalmazia tra il Divano e la Serenissima, tutti gli occhi in Venezia si rivolsero all’accusato riguardando a lui come al sol uomo cui si potessero affidare le sorti della patria nel-l’evento di rinnuovate ostilità ; e quell’ istesso popolo che non ha guari domandava la testa di Morosini, or lo voleva comandante sujjremo delle forze della Repubblica. È triste che nella storia d’ogni tempo e nazione s’incontri l’invidioso insipiente che perseguita l’onesto servitore dello Stato ; ma la storia è storia e pur troppo la non si muta. Morosini non isfuggì alla sorte comune a Scipione Africano, a Paolo Emilio, a G-onzalvo di Cordova, a Cristoforo Colombo, a Fernando Cortez e ad Alfonso d’Albu-querque, tutti accusati di malversazione e d’ignoranza da sottili legulei seduti a banco, inabili a giudicare la minima parte delle difficoltà inerenti all’esercizio del comando. L’Europa preparavasi ad una nuova e gigantesca guerra per l’ eventuale successione della Spagna. E quella di cui tratterò nel capitolo seguente. Non vi prese parte il maresciallo di Tourville, il quale, posciachè la pace fu conclusa a Riswyck non ebbe più verun comando. Rimase però alla marina di cui egli aveva guidato le sorti dopo la morte di