280 Storia generale consigliera agl’ Inglesi ; che anche durante la guerra di successione di Spagna aveano gravemente patito per cagione dell’ immoralità degli amiragli e per lo scempio negli arsenali : a pace conclusa studiarono ricostituire la disordinata marina; difatti tra il 1716 e il 1740 la marina britannica subì una- vera metamorfosi. Nella coscienza inglese sbocciò quella dottrina marittima che è nel cuore di ogni cittadino del Regno Unito d’oggidì, per la quale l’Inghilterra sola deve sopportare impavida una guerra sul mare contro la colleganza eventuale delle flotte del continente ; s’iniziò quel movimento collettivo della cui eco è prova il canzoniere marittimo di Carlo Dibdin, nato nel 1746, e che fu il poeta del gabbiere britannico nell’ istesso modo che Béranger, in tempi a noi più vicini, assurse poeta del popolano francese. Mentre la marina britannica spogliavasi di qualche interna tabe, rinnuovava il naviglio e curava la educazione del personale, la francese offriva invece i primi sintomi del decadimento. Luigi XIV aveva combattuto contro le due più forti marine collegate ai suoi danni. Il Reggente ed il cardinale di Fleury, che ebbero a vicenda in mano le sorti di Francia, trascurarono inconcepibilmente l’armata. Abbandonata dallo Stato, priva ormai de’ suoi preclari eroi, intiSichì. Mentre, nel 1747, le forze navali inglesi sommavano a 6 vascelli di cento cannoni, 13 di novanta, 15 di ottanta, ‘26 di settantaquatro, con altri 37 fra i cinquanta ed i cin-quantaquattro e 115 fregate, la Francia erasi ridotta a 35 vascelli di linea e 50 fregate; e nello stesso modo come un tempo la marina di Luigi XIV aveva coperto i mari ed esercitava dovunque la influenza, così verso la metà del XVIII secolo l’Inghilterra le sottentrò. Nel 1739 la guerra fu dichiarata dal gabinetto Walpole alla Spagna col pretesto della libertà dei mari ; e mentre Vernon spediva per Portobello, si allestì una squadra minore che venne affidata a Giorgio Anson acciocché passasse nel Pacifico e recasse alla Spagna quanto danno potesse. Portobello era indifesa, e Vernon potè a salvamano distruggerla quasi completamente nel 1740; e di là veleggiare alla