della Marina Militare. 153 doveva renderla illusoria. Grli Stati barbareschi non temevano le brevi campagne e sapevano per esperimento che dopo catturate loro alcune navi, i nemici all’ approssimarsi della cattiva stagione eran obbligati a lasciar la sorveglianza d’una costiera che non offriva loro porti amici di sverno ; tornavano dunque a casa, e gli Algerini liberi dal blocco uscivano impunemente a largo mare e si davano alle consuete rapine a mala pena interrotte. Abramo Du Quesne che fu certo l’amiraglio francese che meglio intese la guerra in Mediterraneo, perchè più d’ ogni altro la studiò, Scrisse al Seignelay che quel sistema d’ intimidazione non approderebbe a nulla ; ciò nullameno si approntò ad eseguire gli ordini ricevuti. Nel Ì680 si fece' poca strada; ed i capi squadra francesi aprirono trattative di pace dopo aver catturato qualche nave corsara, e poi ritornarono nei loro porti. Migliore fu il resultato della campagna dell’ anno successivo. Du Quesne bloccò- dentro Scio una squadra tripolina, la distrusse a cannonate ed impose al Capoudan bascià, che con alcune navi era al sorgitore di Scio, d’invitare la Sriblime Porta ad impartire ordini al Bey di Tripoli di chieder pace alla Francia. L’ anno 1682 s’apri colla promozione a luogotenente generale del Cavaliere di Tourville. Tanto il Re quanto il Seignelay miravano così a preparare a Du Quesne, già grave d’anni ed esaltato poco prima marchese, il successore. Du Quesne, al quale rimase il comando supremo della guerra, fu invitato a presentare, un disegno per una campagna contro gli S^ati barbareschi ; ed il vecchio rivale di Ruyter propose di tralasciare, per allora la piccola guerra contro Tripoli e Tunisi e di concentrare tutte le forze contro Algeri. Ciò che volgarmente si chiama la punizione d’Algeri ha un’importanza speciale marittima perchè è in via cronistorica il primo bombardamento di un fronte di mare. Gli è per questo che io ne traccerò narrazione particolareggiata. Algeri, che aveva resistito a Carlo V, a Blake ed a Ruyter, stimayasi tetragona alle armi navali del secolo XVII per la sua special giacitura. La costa da Orano