630 Storia generale corazzate in prima colonna e con le navi corazzate in seconda. La nostra armata non aveva formazione di sorta, stava all’ infuori a maestro della flotta austriaca, forse a 4 miglia di distanza, con le navi in legno a gruppo sulla sinistra, le corazzate a destra a varie distanze senza più intendere quale potesse essere il loro posto, coll’,4/-fondatore alla testa, però pressoché in linea di fila, e la Balestro or si trovava in mezzo col fuoco vivamente appiccato alla poppa. Non era ancora 1 ora pomeridiana. A tal punto VAifondatore faceva il segnale N. 99: « la riserva entri■ in azione per sostenere. V attacco in vicinanza del bastimento che si segnala. » I segnali non si distinguevano bene, essendo in ordine di fila, ed avendo l’Affondatore stabilito il telegrafo di proravia all’ albero maestro e senza ripetitori. Ad ogni modo il segnale si rivolgeva alla nostra nave ; ma mancando l’indicativo del bastimento da sostenere, non scorgendone alcuno impegnato al fuoco, e sembrando che la flotta austriaca mutasse direzione per ritornare alla nostra volta a tagliare la formazione delle fregate in legno ; il contr’amiraglio intendeva formare la riserva in linea di fronte per stabilirsi a difesa delle navi in legno. Alzammo a tal uopo il segnale N. 2. (Tattica supplementare) senza poter indicare il rombo per mancanza di sagole. In questo mentre VAffondatore ci parve portasse il segnale 18: « battetevi a tiro corto ; » poco stante, senza che fosse ancora risposto al primo, alzò l’altro segnale. 461 : «il comandante rende la sua manovra indipendente, ' » e sulla nave del vice-amiraglio Albini sventolava il segnale 73 : « il comandante in capo previene la squadra che ogni bastimento che non combatte non è al suo posto, quindi tutti i comandanti debbono ave're in mira d’ entrare in azione se non viene loro ordinato diversamente, » che non si sa se fosse fatto per la squadra, o se fosse un segnale ripetuto àaìVAffondatore, che non ci fu dato di scorgere. L’Affondatore si dirigeva intanto verso la coda della formazione ove era scaduta la Balestro che bruciava. In mezzo a questi ordini, che se pur stabilivano una qualche manovra alla riserva sebbene indeterminata, in quanto che non sapevasi in vicinanza di quale o di quali bastimenti si dovesse sostenere l’attacco entrando in azione, non ne stabilivano punto per le altre navi corazzate del corpo d’armata, che pare che l’iimiraglio in capo lasciasse agire da'se, senza ordini al contr’amiraglio di assumere il comando di tutte le navi corazzate, ed ancor meno ne stabiliva alla flotta in legno, era veramente impossibile rischiare di prendere una determinazione da parte degli amiragli sott’ordine, qualora l’amiraglio in capo non avesse preso egli stesso l’iniziativa della manovra od avesse indicato per lo meno il modo d’ attacco. E qui è giuocoforza avvertire che mai furono gii amiragli sott’ ordini, i capi di stato maggiore ed i comandanti delle singole navi chiamati a raccolta nei lunghi due mesi in cui la nostra armata si stava allestendo, per combinare un piano di tattica in caso d’ una battaglia navale, per inve-