428 Storia generale isola di Borneo fronteggia a tramontana il mar della Cina ed a levante l’arcipelago delle Filippine. Nei due Stati di Saravak e dell’ isole Sulù, ambedue retti da sultani malesi e musulmani, fioriva la pirateria. Giacomo Brooke luogo-tenente della marina inglese nel 1839 con un suo yacht si diede a distruggere i pirati di Saravak; alcuni tra essi arruolò sotto le sue bandiere ed infine divenne rajah di Saravak sotto l’egida della protezione britannica. Il figlio assurse al paterno principato nel 1868 a patto di lasciarne erede l’Inghilterra nel caso d’estinzione della stirpe. L’arcipelago delle Sulu è dominato fino dal XVI secolo da una tribù malese e musulmana originaria di Giava, Essa fornisce l’aristocratica banda piratica che governa l'isole e che chiamasi dei Datù. Capo dello Stato è il rajah o sultano, suo luogotenente il rajah laut o amiraglio. Nel 1845 l’amiraglio francese Cécille rasò al suolo una delle città dei Sulù. Gli Spagnuoli nel 1848 e nel 1851 combatterono e distrussero quel nido di pirati. Forse un po’ pirata fu l’antico capitano mercantile spaglinolo Cuarterón che parecchi miei colleghi della marina italiana hanno conosciuto fra il 1875 e il 77 sotto le spoglie di frate pur rimanendo marinaro nell’anima ed il più abile piloto dell’arcipelago della Sonda. Fu padre Cuarterón che condusse il Governolo, capitanato da Enrico Accinni, all’ancoraggio di Sulù e che lo presentò al giovane sultano la cui guardia di pirati era munita delle più belle e più moderne carabine del tempo. Ma che codesti mari lontani non mi dilunghino troppo dal Mediterraneo. Se nell’estremo Oriente il navigante correva pericoli, non v’era da scherzare quasi all’uscio di casa nostra. Su più d’una tomba di marinaro greco morto fra il 1820 ed il 1852 poteva iscriversi come ■ su quella degli antenati che Tucidide rammenta: « Ei fu pirata. » Ancor ricordo i discorsi dei gabbieri della nave-scuola ove ero aspirante, i quali sul castello di prora raccontavano essere stati vittime delle depredazioni dei Greci durante la guerra che dicesi di Crimea. 0 Bartolomeo Cichero, capo gabbiere di trinchetto, sei ancora di questo mondo ? Ricordo che tu hai navigato sopra un brigantino di Camogli che