Storia generale kitten), laddove il Furious, un poco jmi grosso della consorella era soprannominato Sea-cat, entrò nel porto di Odessa con bandiera parlamentaria il 6 dell’ aprile e spedì a terra una lancia per trasportare a bordo tutti que’ francesi od inglesi che, residenti in città per ragione di commercio, or la volessero abbandonare insieme ai consoli delle due nazioni. Il capitano del porto rimandò al largo la lancia ed una batteria tirò due colpi in bianco per invitar la fregata a tenersi fuori dell’ acque territoriali. Ma questa s’avvicinava, spinta dal vento ed a macchina ferma per dar agio ad uno stuolo di ufficiali anglo-francesi muniti di ogni qualità di ¿strumenti di pigliare la pianta sommaria del Porto Imperiale; così ha nome la sezione militare del porto d’Odessa. Il generale conte di Osten-Sacken che comandava la piazza fece tirare a palla sulla nave che s’allontanò. Questo incidente diè luogo ad un carteggio tra il Dundas, l’Hamelin e l’Osten-Sacken ; i Russi furon trattati da barbari nelle colonne de’ giornali ed erano invece assolutamente immuni da taccia. Alla dimane 3 fregate francesi e 5 inglesi, tutte a ruote, secondate dalla corvetta francese a elice Cnton e da 6 barcaccie inglesi guernite di racchette s’affacciarono ad Odessa per vendicare il preteso insidto alla bandiera parlamentaria. I due amiragli domandarono con lettera in data del 21 agosto all’ Osten-Sacken una riparazione, che consisteva nel consegnar immediatamente tutte le navi francesi, inglesi e russe eh’erano ancorate nel porto, pena il bombardamento. Osten-Sacken non rispose e le fregate a ruote sfilarono sotto vapore davanti alla piazza sparando a distanza tra i duemila ed i tremila metri, puntando i loro cannoni obici a tutta elevazione. Il bombardamento durò cinque ore ed ebbe per risultato l’incendio del Porto Imperiale, il silenzio delle batterie russe, il cui massimo calibro era di ventiquattro libbre, e la distruzione di 53 navi a vela, 3 vapori e 5 cavafondo. I collegati ebbero a soffrire danni insignificanti e la relazione ufficiale dell’ami-raglio Hamelin terminò con questa frase giusta e precisa. « Se l’arte della guerra" consiste nel recar danno al nemico senza riceverne, giammai massima ricevette più perfetta applicazione. »