della Marina Militare. Ho già parlato della marina di Dieppe, delle ricchezze guadagnate da essa col commercio, colla pesca d’altura ed un tantino anche colla pirateria. Queste ricchezze s’erano molto aumentate durante le guerre fiamminghe, nelle quali i privati dieppesi avevano saputo trovar buoni interessi. La direzione delle faccende marittime era devoluta alla fine del 1500 all’ amiragliato di Francia, alto e potente signore, dónde dipendevano tutte le cose di mare sia guerresche che commerciali. Questa carica era stata coperta dal celebre «miraglio Coligny, noto per chiare gesta in terra e per abile direzione dell’ opera di colonizzamento della Acadia e del Canadà, dal frivolo signor di Joyeuse e dal duca di Montmorency. In Mediterraneo il signor generale delle galere comandava alle navi remiere, il cui arsenale principale era a Marsiglia. Sull’ Oceano le tre squadre di Normandia, di Bretagna e di G-uienna dipendevano dall’ amiraglio di Francia. Morto Enrico IV, allorquando Eichelieu, col favore di Maria de’ Medici, fu esaltato al ministero, volle fra le sue mansioni anche le faccende marittime. Prima che il cardinale entrasse nel consiglio del re, alla Roccella era scoppiata la famosa insurrezione capitanata dal signor di Soubise (1622). Ma siccome il re Luigi XIII non disponeva d’armata sufficiente, il 12 aprile 1625 1’ amiraglio Haultain con 20 navi d’Olanda prestò servigio contro i ribelli roccellesi. Soli 4 erano i vascelli francesi che alla Roccella stavano sotto il comando di Haultain. Copriva la carica d’ amiraglio di Francia Enrico II duca di Montmorency. Eichelieu opportunamente versò un milione e duecentomila franchi al duca per ricomperarla per se; ma senza stipendio creò il nuovo ufficio di gran maestro sopraintendente della navigazione e del commercio addì 18 marzo 1627, giorno per la marina francese memorabile. Nelle Sette Provincie stava allora il cantiere principale dell’Europa oceanica; in Isvezia la fucina delle artiglierie. Nella guisa istessa che noi tra il 1860 e il 1866 abbiamo acquistata la nostra flotta ne’ paesi amici, così Ri-chelieu comprò la sua in Olanda, e la armò di cannoni comprati in Isvezia. Per gli .ufficiali ricorse all'Ordine di