172 Storia generate tori, sorprese gli assediatiti. Morosità fu pari all’evento; pose a terra tutti gli equipaggi della flotta e presili a guidare investi furiosamente i Turchi procurando la più segnalata vittoria ai collegati. La dimane Nauplia s’arrese a patto che guarnigione, musulmani ed ebrei fossero trasportati a Tenedo sulle navi di Venezia, traendo liberamente secoloro danaro, gioie e qualche masserizia. La conquista di Nauplia fu considerata dalla Serenissima impresa sì bella e diffìcile, che Konigsmarck ebbe in regalo dal Senato un catino d’ oro di 6000 zecchini di valsente, e Morosini la dignità cavalleresca ereditaria in famiglia di primogenito in primogenito. s Convenne' ritornare come al solito allo sverno e l’anno di poi, al 20 di luglio, Morosini mise in mare per assediare Patrasso ed i famosi Dardanelli di-Lepanto. Ormai i Turchi avevan dimesso la speranza di salvare per allora la Morèa; difatti abbandonarono alla prima intimazione tanto Patrasso quanto il castello dei Dardanelli che giace sulla riva peloponnesiaca ; quello della sponda rumeliota fu investito dai Veneziani, poscia fatto dai Turchi saltar per aria; i quali abbandonarono altresì il forte di Lepanto propriamente detto, situato in fondo al porto di questo nome. Capitolarono contemporaneamente Castel Tornese e Corinto. Se gli eventi arridevano a Morosini in Morèa non meno lieti erano per il generale Cornaro che conquistava Sign ed assediava Gastelnuovo di Dalmazia. I Turchi, cui i casi della guerra in Ungheria ed in Transilvania ed in Bessarabia volgevano a rotta, ormai smarriti dalle sconfitte patite non possedevano in Grecia che due piazze importanti, cioè Malvasia ed Atene. Malvasia, forte per sito, fu bombardata senza costrutto, Atene invece assediata regolarmente da Morosini in persona, sotto gli órdini del quale Daniele Delfino ed il Conte di Konigsmarck diressero le trincee e le artiglierie. Agevol cosa fu penetrar nel porto indifeso del Pireo, porvi sulla riva a terra la gente da sbarco, percorrere la breve distanza tra il Pireo e la città, occupar quest’ultima ; più ardua conquistar l’Acropoli, dove il Partenone era l’ultimo ridotto dei Turchi i quali vi avevano rinchiuse le donne,