della Marina Militare. e la Preveaa. Checché se ne dica rimaneva così a Venezia la miglior vedetta che anche oggidì sia nel mare Ionio. Il cardinale Alberoni che gli storici si ostinano a chiamare un torbido intrigante ed un megalomane politico (solo perchè i suoi disegni non sortirono trionfanti) aveva meditato nell’anno 1717 di rendere alla Spagna l’antico splendore. La mutazione della dinastia che or regnava in Spagna e la cura per le faccende di mare che ha sempre contraddistinto i principi della casa Borbone, avevano migliorato assai le condizioni della marina spagnuola che sotto gli ultimi Austriaci eran cadute assai in basso. Questa aveva avuto in Renau d’Eli^agaray un ordinatore veramente eccellente, che aveva introdotto in Spagna (piante buone regole d’azienda poteva. Munito il Ferrol, ampliata Carta-gena, fortificata Vigo e riempiti d’ogni ben di Dio i magazzini, la corona di Spagna fu in grado d’armare due splendide fiotte, di cui l’una entrò a Cagliari e riuscì agevolmente a sottomettere la Sardegna ; e l’altra, movendo a Sicilia, tentò scacciarne il governo stabilitovi dal re Vittorio Amedeo. Contemporaneamente, la Francia, l’Inghilterra, le Sette Provincie e l’Impero si erano strette in lega, di guisa che la Spagna si trovò addosso la famosa quadruplice alleanza, conohiusa a Londra il 2 agosto del 1718. L’amiraglio Byng, inglese, senza dichiarazione di guerra, incontrata addì 10 agosto la fiotta spagnuola nelle acque di Sicilia, l’assalì e vinse. Il Parlamento britannico lo biasimò, ma la Corte ottenne una formale dichiarazione di guerra contro la Spagna ; come una seconda formale dichiarazione il reggente di Francia, Filippo d’Orléans, il 2 gennaio del 1719 spedi a Madrid. La guerra fu breve, gl’inglesi se ne avvantaggiarono per carpire qualche galeone agli Spagnuoli e per impadronirsi del porto di \ igo. A fin dell’ anno, licenziato Alberoni, la pace rifiorì e A ittorio Amedeo scambiò la Sicilia con la Sardegna. Tra il 1720 e il 1734, il mare non offre eventi' rimarchevoli, ma l’anno 1735 segna la costituzione di un novello ed importante Stato marittimo, perchè Carlo di Bor-bone-Famese, infante di Spagna, fu riconosciuto dalla diplomazia europea re delle Due Sicilie e sovrano dello