della Marina Militare. ham-Thorpe suo luogo nativo. I commercianti di Londra, il Parlamento, la Compagnia delle Indie gli conferirono lire sterline a migliaia tanto in capitale che in rendite vitalizie. La Turchia (che fu pronta a stringer alleanza coll’ Inghilterra) gli mandò brillanti e pellicce. La vittoria d’Aboukir tagliando fuori l’esercito francese in Egitto, spingendo il re di Napoli ad uscire dalla neutralità che gli pesava ed a schierarsi contro ai Francesi ebbe conseguenze politiche altissime. Nelson molto giustamente chiamò la notte d’Aboukir una conquista. La sua fu la conquista del Mediterraneo che durò 18 anni. Ma la padronanza d’un mare interno infittisce solo alla politica degli Stati che giacciono lungo il suo lido. Aboukir è segnalata vittoria, levata a cielo più del dovere se la si riguardi per le conseguenze che ne scaturirono. Nella bilancia politica conta meno che il Capo San Vincenzo. Nelson uso a lagnarsi del modo con cui la patria il ricompensava fè sapere a lord Jervis che della baronia del Nilo e di Bur-nham-Thorpe non era pago. Duncan era stato esaltato visconte di Camperdown. Perchè diversa misura per lui? Jervis rispose che Duncan-aveva reso più alti e meritori servigi, ch’era comandante supremo e non luogotenente, e diede anche altre ragioni- buone ed efficaci. La principale sta nel fatto che Aboukir mutò poco lo stato delle cose ; nè procurò all’ Inghilterra aumento di dominio diretto. Ho lasciato la marina napoletana, opera insigne di Carlo HI, foggiata alla spaglinola; or la ripiglio adorna di belle navi ed ordinata all’inglese dal cavalier Giovanni Acton, gentiluomo anglo-sassone, che un tempo aveva servito nella marina del suo paesé, ma cui la confessione cattolica era stata di ostacolo all’ avanzamento. Passò agli stipendi di Toscana ed ordinò a Livorno le forze marittime granducali scarse anzichenò; poi di là a Napoli, ove acquistò la benevolenza del Re e della Regina ; ebbe tempo a migliorare il personale ed a formare buoni stati maggiori misti di nazionali e di forestieri. Il vittorioso Nelson portò la propria squadra a Napoli, mentre nuovi nemici si collegavano contro Francia. I Turchi ed i Russi s’impadronirono il 1° marzo del 1799 dell’Isole Jonie, già veneziane e dai Francesi