514 Storia generale Non tralasciò pertanto il nemico di risponderci, dapprima con molta gagliardia ed effetto, ma poi diminuì di veemenza, costretto forse dalla vivacità del nostro fuoco. Verso il far della sera visto che la piazza, che era stata aggredi-trice, cessava dal tirare e contro la terra e contro di noi, comandai di volgere le prore al largo, camminando in linea di fronte a piccolissima velocità, molestando sempre il nemico con tiri a gran portata. In quel mentre la Confienza, avendo riparato come meglio aveva potuto le più importanti tra le sue avarie, usciva di Mola per rinnovare l’attacco ; ma vedendo che la squadra prendeva il largo, ritornò al suo ancoramento, essendo impossibilitata e perdurare nella navigazione. 10 non posso, Eccellenza, che ricordare colla massima soddisfazione l’attacco di questa giornata nella quale comandanti, uffiziali ed equipaggi composti oggidì di marini di ogni parte d! Italia, fecero a gara nell’ esecuzione esatta dei loro doveri. Io vado più che mai superbo di avere sotto i miei ordini gente così eletta. Durante la notte che seguì il combattimento del 22, credetti opportuno di mandare le cannoniere unitamente al Monzambano a tirare a breve distanza dalla parte dell’istmo. Al mattino seguente, dopo aver segnalato alla squadra la mia intera soddisfazione per la sua lodevolissima condotta, lasciai i legni minori in crociei-a di blocco sotto il comando della Garibaldi, e mi -recai coi rimanenti a riprendere l’ancoramento di Mola. I danni e le perdite sofferte sono, per così dire, nulli se si pensa alla vivacità del fuoco ed alla sua durata. I colpi lanciati dalla squadra in quel giorno ascendono a non meno di quattromila. Le avarie incontrate sono le seguenti : La Maria Adelaide fu colpita nelle manovre alte, sulla tolda, nei bastingaggi, nelle lancie laterali ed interne, e nel fianco al di sotto della linea di galleggiamento: il Carlo Alberto, colpito da 8 proiettili ebbe forata l’opera morta, e messo fuori di servizio un obice da sbarco : una palla si conficcò sotto le sue parasartie di maestra : il Vittorio Emanuele e VArdita ebbero delle avarie nell’attrezzatura e nell’ esterno del bordo. L'Ardita venne forata da parte a parte da una granata. La Garibaldi, il Monzambano e la Veloce addarono illesi. La Costituzione riportò danni nella tolda e nel fianco, avarie nel-l’affusto d’un cannone dallo scoppio d’una bomba nemica. La Confienza ricevette una palla sott’acqua a prora, danni nelle grue delle lancie, un cannone scoppiato, l’opera morta interamente aperta, la tolda sfondata al di sopra delle macchine, il tubo di scarico del vapore fortemente danneggiato, la tromba del fumo forata in più parti, lesa la catena dell’ àncora di dritta, ed altre avarie di minor conseguenza. 11 Vinzaglio ebbe due palle sott’acqua, un cannone scoppiato ed altri danni meno considerevoli.