della Marina Militare. 219 dopo i pasti e ne sorveglia la pulizia come anche dei luoghi dove s’è mangiato. Ha speciale incarico del fuoco. « Il maestro cannoniere, che in Mediterraneo si chiama capo maestro bombardiere e sull’ Oceano ed in altri luoghi chiamasi conestabile, è degli ufficiali principali d’ogni vascello ; il capitano e lui sono i soli che comandino ai cannonieri. Dev’ essere uomo di cuore, sperimentato, vigilante, conoscere la bontà dei pezzi, la forza delle polveri, come si incavalchi un pezzo sid suo affusto, come lo si possa guarnire dei suoi attrezzi; deve sapere inchiodare e disinchiodare un cannone; deve saper preparare i cartocci e dirigerne la distribuzione. Quando i vascelli danno fondo sorveglia le gomene ; visita i cannoni ad ogni cambiamento di guardia; tutte le sere ne rinfresca gli inneschi; ogni otto giorni ne visita la carica. » Sarà forse interessante il sapere come si caricava un pezzo nel XVIII secolo. « Dopo aver piantato il buttafuòco in terra, sottovento, e ripulito il focone, si pulirà l’anima con uno scovolo asciutto; poi colla cucchiara s’introdurrà la polvere fino al fondo dell’anima, dove, essendo dessa giunta, si estrarrà la cucchiara senza far cascare un grano di polvere sul pónte (notisi che la polvere si metteva talora sparsa nel pezzo, non sempre racchiusa in un cartoccio) ; allora col calcatore si porterà la polvere bene in fondo e si daranno due o tre buoni colpi in modo che la polvere stessa salga verticalmente lungo il focone; mentre il puntatore tapperà il focone, s’introdurrà nel pezzo una seconda carica di polvere, sopra la (piale si ricalcherà con dieci o dodici colpi di calcatore un manipolo di fieno o di paglia; si pulirà l’anima collo scovolo una seconda volta ; nettata così 1" anima, si introdurrà la palla accuratamente ripulita la quale si ricalcherà tre o quattro volte sulla polvere in modo che non ci sia spazio vuoto; poiché se ci fosse, il pezzo creperebbe certo come accade spesso in mare, dove i marinari accidiosi cagionano a sè stessi la morte. Finalmente voi metterete ancora un secondo manipolo di fieno e qualche volta anche un tappo di legno che ricalcherete con forza mediocre e sufficiente per impedire che la palla ruzzoli fuori del pezzo, in ispecial modo quando