176 Storici generale in battaglioni cl’ assalto. I primi a svellere la palafitta e superare le trincee i Fiorentini ed il reggimento Italiano al servizio di Venezia. Ci fu gran-sangue, ma i collegati furono respinti. La dimane lina novella sortita dei Turchi li percosse. Pochi giorni appresso morì Kónigsmarck in mal punto; e la sua perdita fu cagione di lutto; erasi sempre dimostrato esperto e zelante subordinato del Morosini. Sette batterie con 32 pezzi di cannone e 12 mortai da bombe, facevano fuoco incessante contro la piazza cui il Capoudan bascià, il quale con 13 galere stava nel golfo di Volo, spedì rinforzo d’uomini e di vettovaglie. Si combatteva tutti i giorni, or tentando assalti alle, trincee, or respingendo le sortite. Alfine i collegati conquistarono la controsèarpa. Morì di palla il marchese di Courbon, sottentrato al Ivonigs-mark; la squadra maltese, causa la stagione, tornò a casa; l’autunno si avvicinava con la inevitabile . coda delle sue pioggie, delle ventate equinoziali, delle febbri nel campo, della malsicurezza delle navi ; il Doge decise di levar 1,’ assedio e posta a bordo ogni cosa se ne venne all’ ancora a Nauplia. Più avventurato il capitan generale Girolamo Cornaro trionfava in Dalmazia e con frequenti sbarchi ripigliava città e borghi ai Turchi. I quali, resi audaci per i casi di Negroponte, tentarono di sollevare la Maina. Al seraschieré s’affidarono 10,000 uomini : ed un tal Liberachi, mainoto, un tempo marinaro di galera, con certe squadre volanti di suoi conterranei, si diede a disturbare gli sparsi presidi veneziani in Morèa. Il Capoudan bascià nel contempo vegliava all’armamento di 10 navi sultane e di 30 galere; e chiamati intorno a sè 20 legni corsari d’Algeri e di Tripoli, ormai liberi dalle percosse de’ Francesi, mosse a tenere in freno le forze del Doge. Si era alla primavera del 1689. Nell’inverno precedente Morosini s’era malazzato sì che il Senato gli aveva spedito Girolamo Cornai’o come aiuto, consiglio e luogotenente. Risanato, il Doge trasse gli 11.000 soldati che ancor gli rimanevano all’ assedio di Malvasia. Ma una divisione veneta fu sorpresa dagli Algerini che avevano alzato finta bandiera di Francia, investita e distrutta; il tentativo d’incendiare le navi turche dentro Malvasia,