Storia generale capitana. Fu catastrofe indicibile ; incoraggiò i Greci e produsse grave lutto pei Turchi dei quali perirono duemila e con essi Kara Alì. Cinquantadue minuti testimoniarono l’iniziamento, i progressi e la fine di uno tra i più audaci fatti che vanti la storia del mare. La dimane all’alba gli abitanti di Psara videro approssimarsi lina vela latina; al sommo dell’albero sventolava la bandiera della Croce ed una lunga fiamma annunziava vittoria. Era la barca di Canaris e di Pepinos. Eccola entrar in porto; alla barra sta Canarie; il popolo affollato sulla riva lo acclama; echeggia il grido replicato: « Vittoria alla Croce ! » Egli sbarca facendo segno di sgombrargli la via e seguito dai diciassette suoi valorosi compagni, depone i calzari e s’incammina verso la chiesa. Prostrato dinanzi all’imagine della Panaghia, regina e protettrice della ellenica federazione, riceve la comunione dal \»escovo di Myrine, vittima scampata al furore turchesco per la intercessione del contr’ ¿miraglio francese Halgan. Alla sera l’eroe della notte maravigliosa fu visto tranquillamente lavorare all« fortificazioni dell’ isola ed insieme agli efori dell’ Amiragliato locale portar stille spalle le coffe di terra. Il disastro del 18 giugno richiamò i Turchi nei Dardanelli. Mehemet, nuovo capoudan bascià, ne uscì nuovamente con 84 vele onde portar soccorsi a Nauplia bloccata. Dopo qualche giorno di lotta coi venti, or violenti, or contrari, giunse il 20 settembre in vista di Spetzia. Miaulis vi aveva riunito 60 vele e scompartitele in due divisioni; colla prima, di cui assunse il comando diretto e che era di 18 brigantini e di 8 incendiarie, si dispose a ricevere l’assalto presso le batterie di Spetzia ; la seconda divisione ebbe l’ordine di prender caccia, d’invogliare l’avanguardia nemica nello stretto canale che separa l’isolotto d’Hydron dal continente; poi di ritornare in giù per tramontana fra Hydron ed Hy-dra, e così pigliar tra due fuochi la flotta osmana. Ragionato il disegno ; ma esso dipendeva dal vento il quale inopinatamente cessando, impedì alla seconda divisione di raggiungere lo scopo. Miaulis ebbe addosso la miglior parte delle forze nemiche e non fu che il proprio valore mirabile,