della Maì-ina Militare. 103 il 16 agosto del 1645. Poco stante il Cappello ridotto a corto di viveri alla Suda, ne salpò, e si ridusse colle navi e galere in Candia ove risiedeva il Cornaro. La parte occidentale dell’ isola, era irremissibilmente perduta ; ai Veneziani rimaneva il castello eretto sull’ isola di Suda nel golfo omonimo e presidiato da gente di Don Camillo Gonzaga. Le forze marittime venete allora allora radunate ac-cingevansi ad isolare i Turchi dai soccorsi che da Costantinopoli attendevano, quando la squadra ausiliaria di Maltesi, Pontifici e Toscani tornò allo sverno in ponente. Venezia non pertanto, riscossasi lentamente dal lungo letargo, fornì nell’estate del 1646 il capitano generale Francesco Moro-sini nel golfo di Suda di 53 galere, 6 galeazze, 40 vascelli e parecchi legni minori e navi incendiarie. Intanto i Turchi, conquistato 1’ interno dell’ isola, risolvettero di cingere d’assedio Retimo che presero d’assalto cadendovi morti il generale Cornaro ed il provveditore Molino ; iniziarono allora quella guerra che appunto si chiamò di Candia, la quale durò 20 anni e cui presero parte i più chiari soldati dell’ Europa cristiana, i quali coll’ arruolarsi a servigio di Venezia andavano, per dir così, a far pratica, considerando la campagna contro il Turco siccome la più eccellente scuola militare. Non è scopo di questo libro il narrare le vicende della guerra di Candia, fuorché in quella parte che serba attinenza coi fatti marittimi. Dirò dunque che il Capoudan bascià Musa, succeduto a Jusuf, si lasciò rinchiudere nel porto di Napoli di Romania da una squadra capitanata dal Grimani, procuratore di S. Marco. Venezia ebbe allora in Francesco Morosini ed in Lazzaro Mocenigo, due uomini di prim’ ordine che le resero il primato militare sfuggitole nei primi mesi della guerra. Le gesta eroiche di Mocenigo principiarono nel 1651. Francesco Morosini capitano generale e Mocenigo provveditore di San Marco additarono in quell’ anno al Senato veneto l’unico modo di contrastare i Turchi in Candia eli’ era l’offenderli nell’ alto Arcipelago e nel Mar di Marinara. 11 10 di luglio del 1651, 28 vascelli, 23 galere e 6 galeazze, guidate da Lazzaro Mocenigo dopo aver toccato Cerigo e Zea giunsero presso a Santorino ove s’affacciò loro innanzi