della Marina Militare. 115 L Ambasciata francese in Costantinopoli esercitava sul divano influenza primaria ; nè esagero se dico che gli ambasciatori di Francia più di una volta s’ interposero fra i primi Yisiri ed i legati delle altre potenze cristiane. Gli Algerini, non appena ebbero scosso il giogo della metropoli, tolsero ai Francesi La Calle, ne trassero prigioni gli abitatori e lor sequestrarono 80 legni mercantili. Indi la spedizione di cui nelle pagine antecedenti. Strana ed or-ribil cosa questo Stato Algerino, nel quale il numero degli schiavi cristiani oscillava sempre tra i 15 ed i 20,000. La Chiesa Romana era corsa al riparo coll’ istituire un ordine religioso, il quale impiegasse il danaro questuato al riscatto degli schiavi cristiani. L’armata Algerina numerava una quarantina di legni velieri bene armati e poi uno sciame di brigantini e di fuste. Chiunque fra i lettori vorrà recarsi a Pisa e visitare la chiesa de’ Cavalieri di Santo Stefano, ne scorgerà le mura adorne delle bandiere che 1’ Ordine ha tolto al nemico musulmano. Ancor più numerose le vedrà nel palazzo magistrale a Malta, dove le vittorie di alcuni capitani maltesi, ed in special modo quelle del Bali e poscia Granmaestro Carafa Roccella, istoriano le mura di speciale galleria. Numerosissimi sono ancora i trofèi barbareschi posseduti da cospicue famiglie italiane e francesi. Ma, tutto sommato, il danno che le marine cristiane ricevevano dalla barbaresca era di gran lunga maggiore di quello che a questa recavano. La ferocia degli Algerini qual ci è narrata dai cronisti non è fantasiosa. Cervantes che la provò, ce l’ha descritta maravigliosamente ; ei ci dice che non tutti i prigioni si tenevano schiavi ; alcuni si uccidevano per incutere terrore negli altri. Gli Olandesi venivano per lo più appiccati subito e gli Spagnuoli bruciati a fuoco lento in memoria degli auto da fè della santa Inquisizione. Roberto Blake durante la campagna ricordata obbligò i tre Stati piratici a libémre tutti gli schiavi inglesi. Nel 1662, Michele di Ruyter condusse una divisione olandese contro Algerini e Tunisini, ed ancor egli ne obbligò i principi alla liberazione de’ costerrani. Eterno titolo di gloria della repubblica delle Sette Provincie è lo aver cercato di con-