192 Storia generale colleghi generali, maestro a discepoli fedeli, inappuntabile ; egli èra un Du Quesne senza l’asperità del carattere e nella pienezza della maturità — toccava il quarantottesimo anno, — un D’ Estrées più pratico dei particolari della professione; e sopra ogni cosa un seguace fervido del san-tissimo dovere d’ogni soldato, eh’è la obbedienza assoluta. Tourville navigò tranquillamente la Manica, tentando or qua or là i punti della costa. Torrington eh’ era ancorato nel Tamigi, veleggiò per la rada di Sant’ Elena in attesa della flotta d’ Olanda comandata dall’ amiraglio Cornelio Evertzen. Al 26 di giugno le due flotte avversarie erano sotto vela al traverso di Portsmouth. I collegati rassegnavano 70 vascelli. Quando a Londra si seppe che, sotto il pretesto di questa inferiorità, Torrington rifiutava combattere, B.ussel che apparteneva al Consiglio privato, invitò i colleghi ad ordinare all’amiraglio di non sfuggire più oltre lo scontro. Mentre mulina vasi di spedire Russel istesso e lord Mon-mouth ad aiutare Torrington, spartendo secolui il comando, questi che aveva ricevuto l’ordine di combattere, mentre Veleggiava al largo del capo Beachy decise assalire i Francesi. La battaglia ebbe luogo il 29 del giugno e cominciò alle 4 del mattino. Gli Olandesi erano all’ avanguardia ; Torrington li abbandonò in balìa di Tourville che li percosse inesorabilmente. Il contr’amiraglio Yan Brackel morì durante la tenzone la quale si prolungò fino alle 5 di sera. I Francesi catturarono un sol vascello olandese, ma ne ridussero a mal partito 12 che vennero rimorchiati per opera di Torrington dentro il Tamigi ed ivi alcuni, per ordine suo, incendiati. Tutte le mede dei banchi del Tamigi furono tolte di posto nella tema che Tourville rinnuovasse le terribilità di Buy ter dentro il fiume. Cascavano al corvo le penne posticce di pavone. Chi per timore dell' onnipossente amiraglio aveva taciuto, or parlò e scrisse : gli adulatori di ieri si trasformarono in accusatori dell’oggi; e Torrington richiamato a Londra fu rinchiuso nella Torre in attesa di giudicio, ed anche per sottrarlo al furore della plebe che lo voleva morto. La valorosa condotta degli Olandesi commosse lo spirito pubblico in