54^ Annali d’ Italia. del Saflolefe. Pofcia nel dì 2. di Giugno vennero alle mani le due nemiche armate. La fanguinofa battaglia durò quattro continue ore ; voltò in fine le fpalle quella de’ Collegati con eflere rimarti prigionieri Francejco e Guglielmo da Fogliano, Nobili Reg- fiani, Capitani dell’ Eftenfe e della Chiefa, e Giovanni Rod edefco Capitano de’Fiorentini, e circa mille foldati. Nè fi dee tacere una delle tante crudeltà di Bernabò. Nel Dicembre di queft’Anno fece intimar la morte al fuddetto Francefco da Fogliano , fe non gli congegnava tutte le Cartella efirtenti nel Reggiano . Ma non era in iua mano il darle, perchè v’ era guarnigione del Papa e del Marchefe Niccolò $ e Guido Savina fuo fratello , che in erte Cartella foggiornava , benché Scongiurato, fem-pre ricusò di confegnarle. Fece Bernabò ignominioiamente impiccare quel prode Cavaliere: barbarie divolgata e deteftata per tutta l’Italia. La perdita della battaglia fuddetta, che fi tirò dietro la prefa di Correggio, venne da lì a non molto riparata coll’arrivo di numerofe iquadre d’armati, fpedite dal Cardinal Pietro Bituricenfe, venuto nel Gennaio a Bologna Legato Apo-rtolico, e da Giovanna Regina di Napoli. Quefte impedirono a Bernabò il piantare intorno a Modena due Baftie, che gli erano coliate fertanta mila Fiorini d’oro. Ma perciocché erto Ber- (a) Co rio nabò volendo preilar foccorfo al Fratello Galea,7^0 ( a ) , con-Jfior. di Mi- tra di cui era marciato con gagliarde forze Amedeo Conte di Savoia , fpedì verfo Arti il Figliuolo Ambrofio , e buona parte dell’ (b) Annaics e^ercito fi101 (^) 1’Armata de’Collegati s’inoltrò fui Reggiano MedioUn. e Parmigiano, dove fece immenfo bottino, e rovinò il paefe t°- per otto giorni. Oltre a ciò la Compagnia de gl’Inglefi, fotto er' ’ il comando di Giovanni Aucud, che militava per Bernabò Visconte , terminata la fiia, ferma, e difguftata, perchè non le fu permeilo di venire a battaglia col Conte di Savoia, pafsò a i fervigi del Papa e de’Collegati; e giunta fui Piacentino, dopo aver prefe parecchie Cartella di quel Contado, quivi dolcemente fi riposò nel verno alle ipefe de’miferi popoli. Verfo lo lleflb territorio di Piacenza s’inviò nel Novembre il Conte di Savoia col difegno d’ entrar fui Milanefe; ma i Fiumi groflì, e le buone difel'e fatte da i Visconti, fecero abortir le fue idee. (c) Ga^taiO Eranfi già ritirate a’ quartieri le milizie de’ Collegati, ed chronu. era feguita una Tregua con Bernabò per mezzo del Re di Fran- eia, quando Ambrofio Vifconti, fenza faputa del Padre, ( per /¿r. Itaik. quanto fi fece credere ) cavalcò con tutte le fue genti d’ armi fui