Anno MCCCXCIV, 447 Carlo VI. Re di Francia all’acquiilo di Genova; (a) e per non (a) Corio, T'aver contrario Gian-Galeazzo Visconte, concimile feco una Le-dl M‘~ gain quell’Anno ; ed allora fu, (¿) che il Visconte cominciò(b) Chronic. ad inquartar coli’Arme fua del Bifcione i Gigli della Reai Cafa ja“nti£VI di Francia. Anche il Sire di Cofsì, a nome di Lodovico divenu- -leu Italie! to Duca d'Orleans , e Signore d’ Alti, cioè del Marito di Valentina Visconte , (c) nel dì 16. d’Ottobre fece Lega con Teodoro (c) Benve-Marchefe di Monferrato, ed in queita entrò anche Amedeo di Sa- S' voia Principe della Morea. ijior. del Monferrat. ♦ • T XXIII Anno di Cristo mcccxcv. Indizione in. Rer. Italie« di Bonifazio IX. Papa 7. di Venceslao Re de’Romani 18. COn fommo zelo fi adoperò in quelt’Anno (¿) Carlo VI. Re (d)Raynau.. di Francia coll’ Univerfità di Parigi per eitinguere il per- àus Annal. niciofo Scisma della Chiefa di Dio, e fpedì Ambafciatori aW’An- “eJ' tipapa Benedetto , con proporgli varie maniere per giugnere alla riunione. Cercò l’ailuto ogni futterfugio per fottrarfi alla ceffio-ne , e folamente fi appigliò al ripiego di abboccarli e di trattare con Papa Bonifacio, ben riflettendo, che mai per tal via non farebbe feguito accordo alcuno. In quelti tempi il Pontefice Bonifazio attefe a fortificarli in Roma, con ridurre lo iteflo Campidoglio in forma di Fortezza : del che mormorarono non poco i Romani. Ma i maggiori fuoi penfieri erano rivolti a dar vigore al Re Ladislao, per defiderio di veder detronizzato il nemico Re Lodovico d' Angiò, fignoreggiante in Napoli. Spedì pertanto ad effo Ladislao un gran rinforzo di Galee, ed affai brigate di combattenti , acciocché fi portaffe aU’affediodi Napoli. (e) In pre- (e) jheodj-mio di tai foccorfi impetrò, che il Re inveltiffe del Ducato diricus de Sora i Pontificj Nipoti. Ora Ladislao, uniti che ebbe tutti i fuoiNum Baroni, e le forze fue , nell’ Aprile di queft’Anno fi portò all’ afledio di Napoli (/), itrignendo quella nobil Città per mare e a\ Gi<,mai< per terra. Entro d’effa il Re Lodovico , fornito di copiofa cavai- tfapoL." leria, niun timore moitrava. Durò l’affedio fino al dì 15. di Mag-gio , in cui fopragiunte quattro Galee di Provenza diedero lacac- ' eia alle Pontificie, e furono cagione, che Ladislao levaffe il campo, e fi ritiraffe ad Averfa, e pofeia a Gaeta colle mani piene di mofehe. Per maneggio de’Sanleverini l’Almirante Duca di Sef~