Anno MCCCXXII 117 chiamati ribelli della Chiefa, la terribil Bolla delle fcomuniche, predicò la Crociata, e mife in armi quattro o cinque mila perfo-ne pronte a’fuoi cenni. L’arrivo di Arrigo d’Auftria sbalordì i Principi de’ Ghibellini, che non fi fentivano voglia di cedere a’ fuoi comandamenti, e refiftendo parca loro d’alzar bandiera contro allTmperio, per effere il di lui Fratello eletto Re de’Romani. Fatto un parlamento, fpedirono a lui Ambafciatori, rappresentandogli, che folenne pazzia farebbe quella di procedere con-tra de’Ghibellini unici fedeli dell’imperio in Italia; eifere quella una trama del Re Roberto per annientare la fazion Ghibellina, ed innalzar la Guelfa: il che fe gli veniva fatto, reftava egli padron dell’Italia, e metteva un buon catenaccio alle porte d’eifa, di modo che nè il Re Federigo, nè altro Principe di Germania avrebbe più potuto goderne la fignoria. Trovò Arrigo co’fuoi Configlieri fondate quefte ragioni, e comunicatele al Fratello, gli fece mutar parere: laonde allorché era in viaggio per andare a rimettere in Bergamo i fuorufciti Guelfi, cke gli aveano promeiTo ventimila Fiorini, non volle paffar oltre , fchiettamente dicendo*: Son io venuto qua per abbattere i fedeli dell’ Imperio ? Signor nò. Più toflo ad innalzarli. E fattagli iffanza da’Brefciani, perchè li liberaffe dalla moleftia de’fuorufciti, diffe di farlo, purché gli deffero le Porte della Città in guardia, e due mila fiorini. Il danaro, ma non le Porte, Tollero dargli i Brefciani; ed egli fdegnato pafsò con fue genti a Verona, dove magnificamente ricevuto da Cane Scaligero , gli furono contati a nome della Lega Ghibellina fef-fanta mila Fiorini: co’quali fe ne ritornò affai contento in Germania . Ancorché’ paffaffe quefto minacclofo turbine, pure avea effo dianzi recato gran pregiudizio a gli affari di Matteo Viscon- (a) Sanine, te. Imperciocché molti Nobili Milanefi fin del Mefe di Feb-Moriè'laChr-braio fi diedero a macchinare la di lui depreffione; parte perc.°2't'u, vedere, che fi prepararono in Italia, in Francia, e fino in Ger- R‘r-ltaYu-mania tante armi contra di lui, e della loro Città; parte per Àhrocaui'oj terror delle fcomuniche; e parte perchè fegretamente guadagna- Tom. xi. ti dal difinvolto Legato del Papa, che prometteva i Secoli d’oro a i Milanefi, e particolari ricompenfe a certe perfone, fe fi da- m mìuJ. ' vano al Papa e al Re Roberto. Secondo alcuni Scrittori (a) pa-re, che lo fteffo Matteo fi moftraffe inclinato a cedere; ma condo altri ( b ) fra il fuo cuore e le fue parole paiTava po- Rer. hau<. Tomo Vili H 3 ca