Anno MCCCXCVII. to il verno pafsò nel maneggio d’ efla, ficcome cofa defiderata da ognuno . Contuttoché’ Genova fi governale a nome del Re di Francia , e parefi’e , che il rifpetto di quel Monarca dovette te- ( i) Georgius • StellaAnnal. Genuenf. _ Tom. 18• Perciò o ila che Antoniotto Adorno veggendofi poco ficuro, proc- Rcr-Italicar' curaffe d’avere un fucceiTore nel governo, o che tali foffero i patti: Cario Re di Francia mandò colà a reggere quella Città Valerando di Lucemburgo, Conte di Lignì e di San Paolo . Arrivò quelli a Genova nel dì 18. di Marzo con ducento uomini d’armi , e molti Nobili, ed altre genti venute al fuo foldo ; e prefe le redini del governo con farli ben rifpettare e ubbidire , ed ebbe in l’uo potere il Caftelletto , e 1’altre Fortezze. Riduffe non folamente Savona e Porto Maurizio all’ubbidienza del Re; ma anche il refto delle Terre di quella Repubblica, di modo che per opera di lui in poco tempo fi vide rifiorir la Pace : cofa da gran tempo infolita in quelle contrade . Ma eccoti la Pelle entrare in Genova, e (correre per tutte quelle Riviere. Per paura d’effa, ovvero per altri Tuoi affari, nel Mefed’Agoftó effo Conte di Lignì fé ne andò a Parigi , lanciando per Tuo Vicario in quella Città Pietro Vefcovo di Meaux. Fu effa Pelle anche in altre Città d’Italia. Abbiamo da gli Annali di Forlì (¿), che trovandoli al y}r0 foldo di Papa Bonifacio Moftarda Forlivefe Condottier d’ armi , fa, Te. sai colini furtivamente prefe Alcoli Città della Marca colla Hrage d’ **r'Ilallc' alcuni di que’Cittadini. Anno di Cristo mcccxcviii. Indizione vi. di Bonifazio IX. Papa io. di Venceslao Re de’ Romani 11. * Operarono quell’ Anno con forza Venceslao Re de Romani , e Carlo VI. Re di Francia , ed altri Re e Principi per ridurre alla Pace la Chiefa troppo fconvolta a cagion dello Scis- w ma. (c) Stavano effi fildi in erigere , che tanto Papa Bonifa-^nn*yn£ui fio /X quanto il fuo emulo Benedetto XIII. Antipapa rinunziaiie-ro; e a quello fine fpedirono Ambafciatori sì all’uno, che all’altro . Ma ad amendue troppo piacea quella fubiime Dignità, ed era- in quiete (a) , pur come prima continuava ad effere in tem-pella. Antonio di Montaldo, Antonio di Guarco non ceffavano di*farle guerra, nè mancavano altri nemici entro e fuori di cafa.