2.2,8 Annali Dr I r a l i do con Giberto ed Azzo Tuoi Figliuoli dÌ3guftato fi ritirò a Bre-fcello e Correggio lue Terre. Tenuto fu pofcia un Parlamento in Modena nel dì 4. di Novembre, dove intervenuti Maftino dalla Scala, e il fuddetto A^o con Giovanni Tuo Fratello , e Cagnolo Nipote, cederono ogni lor ragione fopra Parma al Mar-chele Obizzo . Dilpofte in quella maniera le cole, ed ottenuto un pafTaporto da Filippino da Gonzaga Signore di Reggio, lì mof-fe da Modena il Marchele nel dì 10. di Navembre con quantità numerala di fanti e cavalli per andare a vilìtar 1’ acquiftata Città. Seco erano Malatefìa Signore di Rimini, Oflajìo da PolentaSi-gnor di Ravenna e Cervia, Giovanni figlio di Alberghetuno de Manfredi Signor d’Imola , ed altra fiorita Nobiltà . Incontrato ed accolto con fomma allegrezza da i Parmigiani, nel dì 24. di Novembre fu da elìì eletto e proclamato per loro Signore . Fin qui il lereno non potea effere più bello ; ma durò ben poco. In quello mentre Filippino da Gonzaga ito a Milano, congiurò con Luchino Visconte alla rovina dell’Ellenfe , e niuna diffi-cultà trovò in lui, perchè gli fece fperar l’acquifto di Parma. Luchino fenza metterli in pena per la Tregua già ftabilita coll’ E-ftenfe, diede al Gonzaga ottocento cavalieri, e molte bande di fanti e baleftrieri, che legatamente per varie vie s’inviarono a li*) fjlor't' Reggio (a) .. Ora nel dì 6. di Dicembre, dopo aver lafciato buon Tumfxl 0tàìnQ in Parma , li mife in viaggio il Marchefe colle fue genti r*. Italie, per tornarfene a Modena , e li fermò la notte a Montecchio. Nel dì feguente arrivate le fue milizie alla Villa di Rivalta del di-ftretto di Reggio di Lombardia, feoppiò il tradimento del Gonzaga , eh’ era in aguato con tutte le lue forze, ed improvifamen-te affali i malvenuti. Marciarono lenza alcuna ordinanza e con tutta pace le genti dell’ Eitenfe, e perciò furono ben tolto meffe in ifbonfitta , reftando prigioni fettecento ventidue perfone, e fra loro molti Coneftabili e Nobili, cioè Giberto da Fogliano con un Figliuolo, e Nipote, Giovanni de’Malatefti da Rimini, Saf-fuolo da Saffuolo, ed altri, ch’io tralafcio . Per la valida difefa de’Tedefchi fu rifeoffo dalle mani de’nemici il Marchefe France-feo Ellenfe figliuolo del fu Bertoldo . Veniva dietro alle fue genti i* Marchefe Obizzo con gli altri Signori, e udito l’inafpettato col-T. 12, ) ed egli fe ne feufava con dire d’aver bensì con-Rer. itdieàr. ceduto il paffaporto per 1’ andare , ma non già pei ritornare ; leu- fa