*7’+ Annali d’ Italia. interpoftofi TArcivefcovo Visconte, tregua fu fatta fino al dì 20. d’Agofto. Finita quefta , Galeotto de MalateJli col fratello Malatefta tornò a ftrignere d’aifedio la medefima Città. Nel dì 26. d’Agofto il Marchefe Francefco d’Efte,. che s’era ritirato da Ferrara, unito con poderofo efercito nella Romagna e Marca , in compagnia di Malate/la giovane , Figliuolo del fuddetto Malatefta, venne fui Ferrarefe, credendofi d’ingoiare la Città d’ Argenta. Ma avendola il Marchefe Aldrovandino, Signor di Ferrara, premunita con poderofa guarnigione , e vedendo il Malatefta vano il fuo tentativo, pafsò ad impadronirfi di Porto Maggiore. .Le forze di Aldrovandino, e una malattia fopragiun-ta ad eifo Malatefta, li fecero ritornar colle bandiere nel ficco a Rimini a dì 26. d’ Agofto. S’erano nello fteifo tempo moffi anche i Mantovani e Padovani a i danni d’Aldrovandino . In fua difefa ufcì in campagna Can Grande dalla Scala : il che baftò a diffipar quefti nuvoli, e a far conofcere al Marchefe , chi do-vea egli tener per amico, e chi per nemico,. Anno di Cristo mcccliv. Indizione vii-d’ Innocenzo VI. Papa 3. di Carlo IV. Re de’Romani 9. D1 Jedesi con vigore in queft’ Anno il Cardinale Egidio Al-borno% Legato Apoftolico a ricuperar dalle mani de’ Ti* ranni le Terre della Chiefa (a) . Mirando Roma fempre in Annai. Ecd. confufione , fi avvisò di adoperare uno finimento alquanto Arano , per mettere al dovere le tefte fempre inquiete e divife de i Romani, e per frenare la prepotenza- ecceiììva de’Grandi. Cioè avendo feco Niccolò di. Lorenzo, o fia Cola di Rienzo , uomo benché di cervello ftravagante , pure ben provveduto di lingua, e di vafte idee, il mandò colà, dopo averlo provato affai deftro e fedele nelle azioni militari da eifo Cardinale intra-prefe. Effendo già ftato uccifo il Baroncello, che era divenu-!'bolidi di to diranno,., (^) ricevuto Cola in Roma dal popolo con im- 1. a. menfo onore. Chiamò egli tofto all’ ubbidienza i Baroni Roma-cap. >7- ni, oppreffori del popolo.. Nulla ne vollero fare i Colonnefi, anzi diedero principio a delle oftilità contro Roma. Allora Cola con bella Armata andò all’ afledio di Paleftrina , Terra di que’Nobili. Altri, che lui , vi voleva a disfare quel forte nido;