4© Annali d’ Italia:
         effa Città di Brefcia nell’ Ottobre del prefente Anno Berardo dé Maggi, Yefcovo d’ effa Città , dopo efferne flato anche per anni parecchi Signore nel temporale, con governarla a parte deli’Im-perio, o iìa Ghibellina. Molti benefizj da lui fatti .a quella Città induifero quel Popolo ad eleggere per fuo SucceiTor nella Cbie-
(a)	Malve- fa Federigo de’ Maggi (a). In oltre Maffeo, o ila Matteo de Mag-Tor^'xiy1' Sl Fratello d’eifo Berardo, fu proclamato Signore della Città. Rer. Italie. Guido dalla Torre , iìccome Signor di Piacenza , nell’ Anno pre-*pìac!at°inlC" ^ente ilabi3ì pace fra que’ Cittadini e i lor fuorufciti ( b ) , che Tom. xvi. lieti rientrarono nella lor Patria. Nella Romagna ( c ) il Conte Rer. Italie, di Cunio con .altri fuoi partigiani occupò contro il voler de’Faen-Imoleiì la Terra di Bagnacavallo nel dì 24. di Luglio. Rer. Italie. Pofcia nel dì 28. d’Agofto fu fetta pace fra i Bologneiì, Rimi-nefi, e Cefenati dall’una parte e i Forlivefi, Faentini, Imo-leiì, e Bertinorefi dall’altra, colla liberazion di tutti i prigioni, (ti) Dino ]y[a jn Firenze fu una gran commozione di Popolo, (</) Perchè Chini™ Corfo de’Donati, a cui la parte Nera, o ila Guelfa, era ob-Tom. ix. bligata del prefente fuo fiato dominante , voleva fopraftare di ^Giovanni tr0PP°• a gli altri Nobili, l’ambizione e l’invidia fecero divide-vuuni re in due fazioni 1 Grandi fteffi . Roffo dalla Tofa, capo dell’ hb. 8. e. 96. una ^ feppe tanto fcreditar eifo Corfo , che gli tagliò in fine le gambe ; facendo fopra tutto valere contra di lui la parentela da eifo contratta con Uguccion.dalla Faggiuola gran Ghibellino. Levoifi dunque a' rumore contra di lui il popolo tutto, ed elfen-dofi eifo Corfo ben aiferragliato, affittito anche da molti fuoi amici, fece gran difefa; in fine gli convenne prendere la fuga, ma raggiunto da certi Catalani a cavallo fu uccifo ; con che tornò la quiete in Firenze.
          Anno di Cristo mcccix. Indizione vii.
  di Clemente V. Papa 5.
           . di A R R I G o VII. Re de Romani 2.
A
L L a prepotenza di Filippo il Bello Re di Francia riufcì in queft’Anno e nel feguente d’indurre Papa Clemente a ricevere le accufe contro la memoria di Papa Bonifazio (e) : di a,TnTl. il c^e cagionò orrore a tutta la Criftianità, ben confapevole dell’ Ecelej. iniquità e falfità di quanto a lui veniva oppofto in materia di Fede. Frutti erano quefti dell’ effere divenuta fchiava di un Re pof-
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