Anno MCCCXCI. 43 S Ora veggendofi egli liberato da quefto turbine, v’ha chi fcrive, aver egli tofto penlatoa rifpignere Giovanni Aucud, che ■s’ era accampato fui Cremonefe, con ifpedirgli contro tutta la fua Armata. Una delle imprefe più rinomate d’effo Aucud fu la ritirata, eh’egli fece in quefta congiuntura con tale prudenza e ftratagemi, che meritò d’effere uguagliato a i più gloriofi Capitati Romani; di modo che ad onta de’nemici incomparabilmente fuperiori di numero, e non ottante l’impedimento de’ fiumi , diede loro delle percoffe, e fano e falvo finalmente fi ritirò colle fue milizie a Caftelbaldo su i confini del Padovano . Ma ho io accennato due diverfe imprefe, cioè due ritirate fatte in queft’Anno dall’Aucud; pure ritrovandoli, chi ne mette una fola, ( e forfè con più verifimiglianza ) defidero io,chefia il l'uo luogo alla verità. EiTere può molto bene, che l’Aucud, prima che compariife in Italia l’Armagnacco, sloggiaffe dal Cremonefe , nè più ritornaiTe in quelle parti . Così ha fpezialmen-te la Cronica Eftenfe ( a ) , che fuol effere più fedele dell’ altre, fa) Chronic. perchè fcritta da Autori contemporanei. Ora il Conte di Virtù volendo vendicali! de’ Fiorentini, che co i lor maneggi e dana- Rer. Italie. ri aveano meiTo a repentaglio il fuo dominio ( b ) , fpedì alla voi- (b) AmmU ta di Sarzana Jacopo del Verme , con ordine di a fiali re il diftret- f̰/ent, / to di Firenze, giunto che foffe fui Pifano , comandando nello fteiTo tempo all’altre fue genti alloggiate in Siena d’ufeir anch’ elle co i Sanefi dall’ altra parte a’danni de’ Fiorentini . Preveduto quefto colpo, fu richiamato frettolofamente da Padova in Tofcana Giovanni Aucud colle fue foldatelche, e fi provvidero i Fiorentini d’altre genti d’armi. Unitoli il Verme nel Mefe di Settembre co’Sanefi, penetrò nel cuore del territorio Fiorentino ; magli fu fempre a fronte e a’fianchi raccortiflìmo Aucud. Seguirono varj feontri fra loro , ora favorevoli, eàora ii-niftri, colla morte e prigionia di molti ; ma niun riguardevol fatto d’armi accadde. Non fi dee però tacere, che ìa Cronica di Piacenza (c) racconta, che nel dì 16. eli Dicembre COll- (c)Chronic. ducendo i Fiorentini da Pifa un gran convoglio di mercatanzie e vettovaglie, quefto cadde in mano delle genti del Visconte, re- Rer. Italie. ftando prefe circa due mila fome , e da fecento cavalieri, che fervivano di feorta ad eftò convoglio . Nel Mele di Settembre , credendoli Visconte di trovare indebolito Francefco da Carrara (d) Ga tari, per la partenza del fuddetto Giovanni Aucud, (¿/) inviò Ugo- Ilhr-dl Padr lotto Bian.ca.rio con un altro efercito per infettare il. Padovano .rT.'iuIìc: E e z Pian-