2.04 Annali d’ Italia. Anno di Cristo mcccxxxix. Indizione vii. di Benedetto XII. Papa 6. Imperio vacante. A Mal partito, e in gran pericolo di perdere il rello, oramai fi trovava Majiino dalla Scala per la forza e fuperio-rità di tanti fuoi nemici; però più che mai fi diede all’ingegno (i)Gio-van. per ufcir fuori di quella troppo ortinata tempefta. Studioili dun-t Vlllani qUe di guadagnare ( il Villani (a) dice col potente fegreto della c’ 9' moneta ) alcuni de’ maggiorenti di Venezia , e fegretamente trattò di pace particolare co’Veneziani, rimettendoli tutto in loro, e pregandoli nello ilerto tempo di non volerlo disfare. Fece anche correr voce, che fe non ieguiva aggiurtamento , farebbe calato Lodovico il Eavaro in Italia con fei mila barbute : il che potè influire a far accettare le propoiìzioni d’accordo nel Senato Veneto. Non mancarono i Veneziani d’avvifare per tempo i Fiorentini, che era in piedi quello trattato ; ma perchè loro fi efibivano fola-mente alcune Calleila, e non già la Città di Lucca, che fecondo i patti della Lega fi dovea cedere alloro Comune: fe ne fdegna-rono forte, parendo lor quello un tradimento. Inviarono pertanto a Venezia i loro Ambafciatori, acciocché dirturballero l’accordo, o pure infiileiTero per la ceilione di Lucca. Di più non poterono ottenere. Adunque nel dì 24. di Gennaio del pre-y'J Chrpu'’fente Anno(^) fi conchiufe la pace in Venezia, le cui condizioni Tornai! fi veggono riferite da i Cor tufi. In vigor d’ ella a’ Veneziani fu ^er. Italie, ceduta la Città di Trivigi; ad libertino da Carrara BalTano , e Chr^nfleni Cartelbaldo ; a i Fiorentini Pefcia , Buggiano , ed Altopafcio , To ', XV ni. oltre ad altre Terre prefe innanzi da loro al territorio di Lucca. Rcr. luiic. Alberto dalla. Scala co i Fogliani di Reggio , ed altri prigioni fu HM.TTo.t2. liberato dalle carceri, e nel dì 14. di Febbraio arrivò a Verona, Ker.Italie, incontrato da Martino fuo Fratello a Legnago. Grandi fchiamaz-zi fecero per quello accordo i Fiorentini: ma a che fervirono ? Certo fu mirabil cofa, che Martino in mezzo a sì fiero incendio potè Ile confervare le Città di Verona, Vicenza, Parma, e Lucca ; la qual’ ultima andò egli a vifitare nel primo giorno d’ Aprile , cori dar buon ordine alla guardia d’effa, ben perfuafo, che i Fiorentini, fe fi forte prefentata 1’occafione , avrebbono dimenticata ben torto la Pace fatta con lui. Volle dal popolo di Lucca ven-