2.8 Annali d’ Italia: (a) Gcorpus In Genova (a) per la fella dell’ Epifania i Doria ( a rifervà taLGenuenf ^ Bernabò Doria ) con altri grandi della fazion Mafcherata > Tam. xvii. cioè Ghibellina , prefero 1’ armi per abbaffar gli Spinoli, e la partir. haitc. te Popolare. Furono vinti dalla forza del Popolo , e fe n’andarono in eiilio . Allora il Popolo coitimi Capitani e Governatori clel-(b-) Chronic ^ fuddetto Bernabò, ed Obizzone Spinola da Lucolo . Pi.iLenùn Anche il popolo Piacentino (b) divifo in due fazioni fu in armi Tom. xvi. nej ¿ì Maggio. Rellarono fuperiori nel conflitto i Landi, er. itaiu. • pu]ig0j^ e ViSCOnte Pelavicino, e fu cacciata dalla Città la Fa-< miglia de i Fontana con tutti i fuoi feguaci. Approdò in quell’ Anno a Genova Teodoro Figliuolo di Andronico Comneno Impe-rador de’ Greci, venuto per entrare in dominio del Monferrato , (c) GuilìeU (c) lafciatogli in eredità dal fu Marchefe Giovanni fuo Zio . Ma "Teloni“ trovò quegli Stati per la maggior parte occupati da Manfredi rljie;fc'.42. Marchefe di Saluzzo, e da i fuorufeiti di Aiti. Si preyalfe di que-Tom. xt. ;fta occaiìone Obinino Spinola, uno de’Capitani e come Signori Rer. itahc. Genova, per fargli prendere in Moglie Argentina fua Figliuola: al che condifcefe Teodoro per ifperanza d’ effere afTillito ne’ correnti fuoi bifogni dal potente Suocero , e in conliderazione ancora d’un’ altra Figliuola d’ effo Obizzino Spinola maritata con Filippone Conte di Langufco e Signor di Pavia, la cui parentela potea molto giovargli. Ciò fatto, venne a Cafale di Sant’Eva-fio, accolto con gran fella da quel popolo , e da altre Terre del Monferrato, che s’erano confervate fedeli, e fi gloriavano d’aver per loro Padrone il Figliuolo d’un ìmperadore . Qual foife lolla-( ,) Benven.to allora del Monferrato e del Piemonte, l’abbiamo da Gugliel-da s. Giorg.mo Ventura, chiamato Ruffino da Benvenuto da San Giorgio (d). M^nfcnH ^vea 11 fuddetto Marchefe di Saluzzo occupate molte Terre, che Tom 25. erano in Piemonte già poffedute da Cado /. Fe di Sicilia. Nell’ ker. haiic. Anno precedente mandò il Re Carlo 11. nel Mele di Marzo Rinaldo da Leto Pagliefe fuo Sinifcalco con cento uomini d’armi, ed altrettanti baleitrieri in Piemonte . La Città d’Alba e le Terre di Cherafco, Savigliano, e Montevico giurarono nelle di lui mani di nuovo fedeltà al Re. Dopo di che egli coll’aiuto degli A ili gialli , tolfe Cuneo ed altri Luoghi al Marchefe di Saluzzo, il quale tra per levarli di dolio quello poffente nimico , e per poter tenere le molte Terre già occupate nel Monferrato, venne ad un accordo col Re Carlo II. nel di 7. di Febbraio dell’ Anno prefen-te , con riconofcere da lui in Feudo il M archefato del Monferrato, e cedergli Nizza della Paglia, e Caitagnole, Terre del me- deiì-.