Anno M C C C L X X X 11. 393 S" Paveano cafso. Nel Mefe cT Ottobre del preferite Anno mancò di vita Lodovico da Gonzaga Signor di Mantova (a), e andò a rendere (a) Gasata conto a Dio de’due fùoi Fratelli Ugolino e Francefco ucciiì per o dine fuo. Aveva attefo a mettere iniìeme gran danaro. Gli fucce-Rer. Italie. dette nel dominio Francefco fuo Figliuolo, che avea per Moglie una Figliuola di Bemabò Visconte. L’ultimo Anno ancora della vita di Lodovico Re d’ Ungheria e di Polonia fu querto , cioè d’un Principe, che abbiam veduto mifchiato non poco ne gli affari d’Italia, e che lafciò dopo di sè una memoria gloriofa per la fua Pietà, e per le fue memorabili imprefe (¿). Di lui non reftò prole mafehile. So'^J'rTer’di lamente ebbe due Figliuole, cioè Maria, che ereditò il Regno d’Un- Reb°HUng. gheria, e coronata prefe il nome di Re, e non di Regina. Ad Edvige altra fua Figliuola toccò il Regno di Polonia. A quella grande eredità afpirava Carlo di Durarlo Re di Napoli, pretendendo dovuti quei Regni a sè, come mafehio e parente ftrettoj ma per ora trovandoli egli troppo occupato dalla guerra del Duca d’Angiò, con diffimulazione fe la pafsò. In vigor della Pace fra i Veneziani e Ge-novefì dovea effere confegnato ad Amedeo Conte di Savoia l’importante Cartello di Tenedo. (c) Spedirono erti l’ordine, ma Zanachi{c) Gatarì Mudalo Capitano di quella Fortezza fi ortinò in non volerla con fegnàre. Creduto ciò un’invenzione de’Veneziani, fu fatta in Ge-Rer. Italie.* nova gran rapprefaglia e fequeftro delle merci, che erano ivi de’ Fiorentini, perchè quefti erano entrati mallevadori della confegna e diffrazione di Tenedo. I Veneziani, che operavano con fincerità, furono obbligati a fpedire uno ftuolo di Galee d’altri Legni colà, che affediato quel Cartello, l’aftriniero nell’Anno Seguente alla refa, e dipoi lo fmantellarono, portando altrove tutti gli abitanti. Venne a morte nel dì 5. di Giugno Andrea Contareno Doge di Venezia (d), (d) Carefi"‘ Principe gloriofo per aver falvata la Patria in mezzo a tanti perico- ^'™'itàiìcV li. Ebbe per fucceflor Michele Morofino, eletto Doge nel dì 10. d’ Sanato, 1(1. erto Mefe. Ma poco potè egli godere di quell’eccelfà Dignità, cui era sì meritevole per le lue rare Virtù, perchè Dio il chiamò a sè nel dì 15. d’Ottobre. Però l’elezione di un altro Doge fatta nel dì zi. di Novembre, cadde nella perfona dì Antonio Veniero. Anno