Anno MCCCLV. if Re Luigi voleffe ufcire in campo contra di que’ribaldi. Nulla fe ne fece, anzi perchè non correano le paghe , molti di que’ mille nomini d’armi s’andarono ad unire alla gran Compagnia del Conte Landò, che fguazzava alla barba de Regnicoli. In fine il Re Luigi per levarli d’addoffo unsi greve fardello, s’accordò di pagare a quegli affaffini cento cinque mila Fiorini d’ oro, trentacinque mila in contanti, e il relto in due rate, purché fe ne and afferò. Bifognò per quello torchiar le borfe de’ Napoletani, e de’ Mercatanti , nton fenza gravi lamenti di que’ popoli, i quali fecero per quello anche una fedizion popolare, che non ebbe confeguenza. Intanto Don Luigi cCAragona Redi Sicilia coll’aiuto de’Catalani avea ripigliate alcune delle Terre occupate dal Re di Napoli; ma non potè profeguire il corfo della vittoria , perchè la morte il rapì nel Mefe di Novembre nella fua verde età. Gli fuccedette Don Federigo fuo minor Fratello , di cui prefero cura i Catalani, rollando più che mai l’Il’ola lacerata e fconvolta per la fazion contraria de’ Chia-ramontefi .■ Anno di Cristo mccclyi. Indizione IX. d’ Innocenzo VI. Papa 5. di Carlo IV. Imperadore r. LA pace conceduta da Bernabò Visconte a Giovanni da Oleg-gio fi fcoprì in fine fatta per tradirlo . ( a ) Certamente (a) Cronica l’Oleggio la confervò con tutta onoratezza; ma Bernabò fin-di Solesna gendo di volere far guerra al Marchefe di Ferrara , mandò fui juT'.hàiu. Bolognefe con affai combattenti Arrigo figliuolo di Caftruccio Matthaus già Signore di Lucca, il quale entrato in Bologna cominciò a maGr,fomb' • 1 • 1 iurvi „ L/ironie» mpolare una congiura contra uell Oleggio . La buona fortuna , Tom. eod. e infieme 1’ avvedutezza di ®tavanni gli fecero feoprir la trama. Matuo Arrigo di Cantuccio, due Conti da Panigo, ed altri non pochi ebbero tagliata la tefta per quello; e per tal tradimento non fapendofi piùl’Oleggio indurre a fidarfi de’Visconti, fi collegò con ALd'ovandino d' E(le Marchefe di Ferrara, e con gli altri Alleati contra de’medefimi Visconti, e fedelmente profeguì da lì innanzi in quella Lega. Tale fu il frutto, che riportò Bernabò dalla feoperta fua infedeltà. Avea intanto Galeatfo Visconte fuo Fratello disgustato Giovanni Paleologo Marchefe di Mon- fer-