1528 Circa ìa Lambar-dia. TjftrcitO dilla Lega xà ptr prttt-dtr Pania. yi4 DELL’ HISTORIA ila parte , e rinforzare le genti , per tentare qualche altro progreifo , e tenere i capitani Imperiali in gelofia, e timore . Cofi dunque fu dal Senato Vinetiano commeffo al lor Proveditore di mare, che dovcife con 1’armata condurti nella Puglia , per preiidiare ottimamente tutte le terre, che ti tenevano per nome della República, ò del Rè di Francia, & porti alla efpugnatione de’ cartelli di Brandizzo : &. d’altra parte Renzo da Ceri, & il Pien-cipe di Melfi havevano a paliare a quelle marine , con cinque mila fanti , i quali per traghettare d’ Ancona in Puglia, mandarono i Vinetiani otto galee, & altri nati-lii. Fu parimente terminato, che s’ haveffe ad accrescere , & rinforzare l’armata, per tentare altra imprefa nel regno , & tenere in più luoghi occupati, &, travagliati gli Imperiali; per il quale effetto promifero i Vinetiani di preftareal Rè dodeci galee fornite de gli iuoi armizi. Fece oltre ciò il Senato caldiifimi ufficii con gli altri confederati, cioè, con li Fiorentini, & coì Duca di Ferrara, perche foftentando con franchezza d’ animo leadver-tità feguite intorno a Napoli , penfaiiero a provedere ad altri pericoli con preilare pronti , & gagliardi ajuti per rinovare la guerra in Puglia; con che lì farebbono tenute l’armi nemiche lontane da’ loro itati, implicate a difendere le cofe proprie: nella qual cofa dimoftrarono que- lli pronta volontà , offerendoti ancora i Fiorentini di tenere un corpo di genti in Tofcana, & il Duca di Ferrara un’altro a Modena, per provedere a tutte 1’occorrenze. Ma quanto alle cole di Lombardia, & dello rtato di Milano, rimanendo in effa le forze intere, fu deliberato di pattare innanzi verlò Milano; & effendofi infierne condotti gli eserciti fino a Landriano, parve a’capitani, che per alihora non fotte da porti all’ efi'ugnatione di Milano, cofa troppo difficile, eilendovi entrato il Leva con 1’ effercito , dopò fatte ridurre nella, città molte vettovaglie. Però preio altro configlio,, ti pofero all imprefa di Pavia, iti mata affai riuicibiie, per efiervi dentro debole prefidio di foli mule fanti. Onde inviandoti gli efferati de’ Confede-