Anno MCCCXLYII. Faenza, dove il Conte della Romagna pel Papa noi lafciò entrare , ricevè fomme finezze dapertutto , dove pafsò, in Bologna da i Pepoli , in Forlì da gli Ordelaffi, in Rimini da i Melateci, in Foligno da i Trinci. Con trecento cavalieri il leguitò pel viaggio Francefco de gli Or deh fi. Ma effendofegli prefentato in Foligno il Legato del Papa , per intimargli fotto pena di fcomunica di non far da padrone nel Regno di Napoli fenza 1’ ailenfo del Papa, il Re , che già toccava con mano la pretensone del Pontefice in favore della Regina Giovanna, gli rifpofe affai brufeamente, che il Regno era luo per fucceillone de’ fuoi Maggiori -, che ridonderebbe alla Chiefa pel Feudo; e che della fcomunica non curava, perchè farebbe patentemente ingiufta . Arrivò pofeia quello Principe all’ Aquila nella Vigilia di Natale, e quivi aitefe a i preparamenti , per condurre a fine 1’ incominciata imprefa. Nel ritornare nell’Anno addietro Oflafio da Polenta Signor di Ravenna da Milano in compagnia di Obi^o Marchefe d’ Effe, nella Terra di Trezzo rimale come morto una notte a cagione del fumo di carbone accefo nella camera fua da i famigli, perchè facea freddo. Portato a Ravenna così malconcio , terminò i fuoi giorni nel dì 14. di Novembre (a), e gli fuccederono nel do - (*) ChroM. minio di Ravenna Bernardino fuo Figliuolo, e in quello di Cer-via Pandolfo altro fuo Figliuolo. Lamberto terzo de’ Figliuoli ìialk. nulla poffedeva. Di quello partaggio non erano contenti i due ultimi Fratelli, e però penfarono ad un tradimento. Nel dì 3. d’Aprile fpedirono a Ravenna un Meffo a Bernardino, notificandogli , che effendo caduto gravemente infermo Pandolfo , fe vo-lea vederlo vivo, non tardaffe a venire. Venne Bernardino, e prefo fu poffo in una dura prigione. Nella notte cavalcò Pandolfo a Ravenna con molti armati, e fatto efporre alle guardie della Porta da un Cortigiano guadagnato di Bernardino, d’ effe-re venuto a prendere de’medicamenti neceffarj al finto infermo, gli fu permeffa l’entrata in Città. S’impadronì Pandolfo d’effa lènza fatica ; ma interpoftofi poi Malatefìa Signore di Rimini, nel dì 24. di Giugno Bernardino fu liberato dalle prigioni di Cervia , e in Ravenna fi conchiufe pace co i Fratelli. Ma di quella lì dimenticò ben prello effo Bernardino , e ricordevole,^ Ruicus {blamente dell’oltraggio patito, lotto pretello, che Pandolfo eHifio“ r1-Lamberto macchinaffero contro la fua vita , nel dì 7. di Settem- vain-nb- 6-bre (b) fece lor mettere le mani addoffo , e gl’imprigionò ,e^0™' prendendo in sè tutto il dominio di Ravenna e poi di Cervi?., ubi jupra, Q 2 La