iSo Annali d* Italia; (3) Gasala. Chi. Revienf. Tom. •8. *ì er. Italie. Chronicon Bononicnfe Tom. eoi. Ckronican-C&fen. T. 14, Rir. Italie. 'i>) Cortuf. .Hifl. T. ti. !ìcs, Italie. del Legato vennero a quell’ imprefa . Un groffo naviglio ancora fu fpedito per Po a’ danni di quella Città, che venne berl’agliata dalle macchine militari, e tentata con varj aifalti per più di nove fettimane. Implorarono in tante anguiKe i Marchefi il foccorfo de’ Principi confederati, i quali, perchè troppo premeva loro, che non cadefle nelle mani dell’ ambiziofó Legato così importante Città, vi fpedirono cadauno un corpo di cavalleria e fanteria . Ne mandò At^o Visconte lor Cugino, ne mandarono i Gonzaghi, i f iorentini, ma più Maflino dalla Scala. Appena furono entrati in Ferrara quefii rinforzi, che tenuto coniìglio di guerra , fu rifoluto di dare nel dì feguente addoifo a’nemici. Però nel feli-ciffimo giorno 14. d’ Aprile il Marchefe Rinaldo, lafciato alla guardia della Città il Marchefe Obi^o fuo Fratello, fu il primo ad ufcire co i coraggio!! Ferrare!!, e percofle ne i nemici, (a) Gli tennero dietro tutti gli altri campioni, e sì vigorofo fu l’af-falto, che in breve andò in rotta tutto il potente campo Pontifìcio con vittoria sì fegnalata , che fu comparabile colle maggiori di quel Secolo . Alcune migliaia di perfone vi reftarono uccife od annegate, prefe più di due mila, guadagnati due mila cavalli, con immenfo bottino di bagaglio, armi, ed arnefi da guerra, e gran quantità di navi. Fra i prigioni fi contarono il Conte d’Ar-mignacca venuto di Francia per Marefciallo dell’ efercito Papale, due Nipoti del Legato, l’uno de’quali fuo Camerlengo, Malate-Jla e Galeotto da Rimini, Ricciardo e Cecchino de Manfredi da Faenza, OJlafio da Polenta da Ravenna, Francefco de gli Orde-iafjì da Forlì , i Conti di Cunio e Bagnacavallo , Lippo de gli A-lidofi da Imola, tutti gran Signori fotto l’ubbidienza del Legato , ed altri Nobili di Bologna e Romagna. L’ Avvocato di Trivigi conferì in sì felice giornata 1’ ordine della Cavalleria al Marchefe Rinaldo , ed egli poi fece Cavalieri il Marchefe Obizzo fuo Fratello, ed altri tuoi parenti. Paga doppia fu sborfata a i foldati, e nel dì 18. di Giugno le genti de’Marchefi diedero una rotta anche a gli Argentani, e ad altra gente del Legato: del che fu gran rumore ed urli in Argenta. Considera bil perdita fece nella feonfitta di Ferrara il Cardinal Legato; e pure peggiori ancora ne furono le confeguen-ze . (b) De’prigioni fatti, e tutti ben trattati, ritennero i Mar-chef! Eftenfi il folo Conte d’Armignacca, che dopo trentatrè mefi di prigionia col pagamento di cinquanta mila Fiorini d’ ora fi ri-fcattò . I Nipoti del Legato con altri Nobili Guafconi furono cam-