lyG Annali d’ Italia. (a) Giovati- imminente una gran fedizione. Abbiamo dal Villani ( O, c^e T. i^ÌTmu. nel Novèmbre il Re Giovanni di Boemia andò ad Avignone per ’ abboccarli col Papa : del che ebbe gran gelofia il Re Roberto, e voleva impedire la di lui andata. Ma piacque il contrario al Pontefice , il quale fece due diverfe figure, moftrando d’eflere in collera col Boemo, e fgridandolo per gli acquifti fatti in Italia, quando nello rteffo tempo per quindici dì era ciafcun giorno a fegreto Coniìglio con lui, e fece varie ordinazioni, che col tempo vennero alla luce. Tutto era allora fimulazione e difììmulazione in quella Corte , e di quert’ arte poi poteva leggere in cattedra il Cardinal Beltrando Legato di Bologna, Romagna e Marca d’ Ancona . Intanto i Principi di Lombardia collegati contra del Re di Boemia non iftavano oziofi. Secondo i patti della Lega, che la (b)ChronU. Cronica di Verona (¿) dice fatta o confermata nel dì 22. di No-Tom^PlU vem^re di queit’Anno, ad Affo Visconte , pel partaggio fatto tra He?.'Italie. ' loro (c) dovea toccare Bergamo e Cremona; ad Alberto e Maio) G^ata Jìino dalla Scala Parma ; a i Gon^aghi Reggio ; e Modena a i To ’, xviif Marchefe E(ìen(ì. Martino dalla Scala avea già ricevute fegrete Rer. haiic'. Lettere da i Primati Guelfi di Brefcia (¿), che l’invitavano all’ c2Briiìln acciuifto di quella Città, disguftati dal Re di Boemia, per aver Tom. rxiv!' eg^i contra i patti fabbricata quivi una Fortezza, ed impegna-Rer. Italie- ta la Riviera di Garda a i Nobili da Cartelbarco ; avea anche deJ fe ne ftavano quieti -, ed ancorché fentiiTero gridare, Viva