Anno MCCCXII. 67 Francefco Pico della Mirandola. I Rangoni, Bofchetti, Guidoni, e da Rodeglia, con gli altri di fazione 'Guelfa, fegretamen-te teffevano un trattato co i Bologneii. Non fu eiTo sì occulto, che non trafpiraffe ; e però quelle Famiglie conosciuto il periglio, fuggendo dalla Città, e ridottefi alle loro Cartella, cominciarono la guerra contro la Patria, affittite da un "buon nerbo di cavalleria e fanteria Bolognefe, e da quei di Saffuolo. EiTendo effi Guelfi venuti a dare il facco e il fuoco alla Villa di Bazo-vara, Francefco dalla Mirandola co i Modenefi arditamente diede loro battaglia nel dì 9. di Luglio, ma ne andò fconfitro. Reftarono fui campo uccifi de’principali Prendiparte fuo Figliuolo, Tommafino da Gorzano, Uberto da Fredo, Niccolò de gli Adelardi, con circa cento cinquanta altri de’migliori Cittadini, e pre(ì circa cento. Per quella rotta fu in fomma corternazione Modena, e il popolo ricorfe tofto per aiuto a Cari Grande dalla Scala Signor di Verona, a Rinaldo, appellato Pafferino de’ Bo-nacoifi Signor di Mantova, e a Matteo Visconte Signor di Milano, ben prevedendo, che i Bologneii nel caldo di quefta vittoria farebbono corli con grande sforzo per impoffeffarfi della loro Città, ficcome in fatti Fu da efli tentato . Ma accorfi in perfo-na Cane e Pafferino con gente affai, fraftornarono tutti i dife-gni dell’Armata di Bologna, la quale frettolofamente venuta, era fin giunta alle foffe della Città, ed avea già dato principio all’affedio e a gli affalti. Allora fu, che Pafferino feppe profittare del tempo propizio -, perchè trovandofi i Modenefi in tanto Infogno, fi fece nel quarto,, o pur quinto giorno d’ Ottobre eleg- fere Signor di Modena, e governolla dipoi per anni parecchi da 'iranno. Fiera eziandio continuò in queft’ Anno la guerra fra i Padovani e Can Grande dalla Scala . Dirtruffero i primi una gran quantità di Ville del Vicentino ne’Mefi d’ Agofto e di Settembre , e pervennero faccheggiando fin quafi alle porte di Vicenza, mancando allo Scaligero forze da poter loro refirtere. Non finì queft’Anno, che Guecelo da Camino partendofi dalla Lega de Padovani, trattò di unirfi con Cane dalla Scala, col Conte di Gorizia, e co i Ghibellini. Effendofi ciò fcoperto, e venendo riprovato dal Popolo di Trivigi, (a) congiurarono contraCompor. di lui Caflellano Ve/covo della Città, Rambaldo Conte di Colla!-to, Biachino da Camino, ed altri Guelfi; e pofcia nel dì 15. di J”-Dicembre gridato all’armi, per forza, il privarono del dominio. Cacciato egli dalla Città, fi ritirò al fuo Cartello di Serra- fi 2 vai-