Anno MCCCXLI. 115 dal Marchefe Obizzo , e fpeiTo li voleva alla Tua merda. In quella maniera era preparato il buon boccone per li Fiorentini, ed effi aveano aperta la bocca per prenderlo, quando la mala fortuna l’intraversò. A i Pifani informati del mercato fatto, rincresceva troppo il vedere , che Lucca Città sì vicina cadette in mano de’ Fiorentini -, e però più toilo che permettere un sì fatto acquilo , vollero arrifehiar tutto. Ed eccoti, che all’ improvvifo con quante forze poterono, marciarono fui Lucchefe, e impof-feffatifi del Cartello del Ceruglio, e di Monte Chiaro , o fia Car- lo, nel dì 11. d’Agorto andarono a mettere l’attedio a Lucca. A-veano etti fatta lega con Luchino Visconte, allorché gli diedero Francefco da Porteria dianzi imprigionato; ( a) e prometti a lui CO Johann. cinquanta mila Fiorini d’oro, ne ottennero due mila cavalli, co-‘chnn.^Mu-mandati da Giovanni Visconte da Oieggio, creduto fuo Nipote, tinenje Tom. di cui avremo affai da parlare andando innanzi. Ebbero ancora Rcr- lt' da i Gonzaghi , da’ Correggefchi dominanti in Parma, da Ubertino Carrarese , e da altre amiità, non pochi rinforzi di cavalli e fanti ; e con tale Armata formarono in breve tempo una mira-bil circonvallazione intorno a Lucca, e parimente un’ altra intorno al loro campo con fotte , {leccati, e bertefche. Non poteatio darli pace i Fiorentini per quello accidente , e torto fatto ricorfo a’ Saneli, Perugini, Bologne!!, a Martino dalla Scala , ed a i Marcheiì di Ferrara , e ad altri ancora, ebbero foccorfo da tutte le parti, di maniera che mifero iniìeme un el'ercito di tre mila ed ottocento cavalieri, e più di diecimila pedoni al foldo loro, fenza le masnade de’ Contadini » Con quelle forze , eletto per Generale Maffeo da Ponte Cavale, Nobile Brefciano , entrarono o-ililmente nel Lucchefe , e prefero varie Cartella. Intanto fece Martino iftanza per l’efecuzion del trattato , minacciando di dar Lucca a i Pifani ; e contentatoli di detrarre dalla fomma pattuita - ièttanta mila Fiorini d’oro, volle, che i Fiorentini prendeflero il poifeifo di Lucca. Pviufcì ad un corpo di lor gente e di Martino di rompere le linee nemiche in unfito, ed entrare in quella Città , che loro fu conlegnata, iicchè cominciarono a far quivi i padroni. Pofcia nel dì 2. d’Ottobre ii avvifarono di dar battaglia a’ nemici (¿), che raccertarono fenza farli pregare. Afpro e fiero (b) areni-fu il combattimento, e fulle prime fu rovefeiata la fchiera grol- c-fJar‘e/j fa de Pifani, abbattuta l’infogna di Luchino Visconte , e fatto prigione Giovanni da Oieggio fuo Capitano ; ma in fine rimafero rotti i Fiorentini , che conquaflati fi ritirarono il meglio che po- O 4 tero-