6 Annali d’ Italia. In quanto alle liti già inforte fra Papa Bonifazio, e Filippo il Bello Re di Francia, brevemente dirò, eifer elle nate dal volere il Re fare il padron delle Chiefe, e prendere le rendite de’ beni Ecclefiallici dopo la morte de’ Prelati ( del che il è difputato anche a i dì noilri ), e dall’avere imprigionato il Vefcovo di Pa-miers, e impedito ad altri Vefcovi il venire a Roma . Papa Bonifazio Vili, che era alto alla mano, e disguilato ancora, perchè il Re facea carezze a Stefano dalla Colonna rifugiato in Francia: gli fcriife lettere minacciofe , per le quali fi attribuiva autorità anche fui temporale de i Re, e facoltà di deporli. Filippo il Bello, che in alterigia non la cedeva a chi che ila, nè guardava mifura ne’fuoi trafporti, s’irritò forte contra di Papa Bonifazio , e giunfe tanto innanzi lo sfrenato impegno, che il Papa , benché non con efpreife parole , lo fcomunicò, e all’ incontro eifo Re dichiarò pubblicamente di non più riconofcere Bonifazio per Papa , ma bensì di tenerlo per un Simoniaco ed Eretico manifeflo ed incorreggibile , appellando perciò al Concilio Generale . Car- lo di Valois, che parea dianzi il Beniamino del Papa , o perchè divenuto a lui foi petto tanto per quella diabolica lite, quanto per l’operato in Sicilia, o pure, perchè faceife foerare di far celiare il temporal mollo dal II? fuo Fratello : corle in Francia, ma fu dipoi in fuo favore contra del Pontefice. Se crediamo a Ferreto (a) lermits Vicentino (a), quello Principe nel fuo paffaggio per Roma fu sì 2. afpramente rampognato dal Papa, che poco mancò, che non Tom. ix. metteife mano alla lpada per ucciderlo. Ventile in quella maniera Hfr. Italie. •} temp0 ^ che Papa Bonifazio per procacciarli chi 1’ aiutalfe contro la prepotenza del Re di Francia, cominciò a mirar ili buon occhio Alberto Aujlriaco Re de’Romani, e a trovar buona 1’ ele-zionfua, con intavolar feco amicizia e lega, ficQome vedremo all’Anno feguente. . *» • In quello fuccedette la llravagante caduta di Matteo Visconte (d) Guah. da un alto in un miferabile llato. ( b ) Signoreggiava egli in Mi-Ftamma lano, Bergamo, ed altri Luoghi -, non gli mancavano Collegati CaPAnnlìes ec^ amici 9 e maifimamente erano per lui i Parmigiani, ed A^o MtdioUn. Marchefe cTEfle , Signor di Ferrara, Modena, Reggio^, Rovi-JRm halle &° ^C‘ cu* dorella era divenuta fua Nuora. Ma appunto que-Cono Jftòr. tta alleanza gli tirò addotto l’invidia e malevolenza de’ vicini, di Milano, perchè s’ andava dicendo, che unita infieme la potenza del Visconte con quella * dell’ Ellenfe, facile loro era il conquillar tutta la Lombardia. Sopra gli altri avea conceputo odio contra di lui Alber-