xv » ro, quando dice, che Benedetto XII. Succeffor di Giovanni, Pontefi-» ce d’incorrotti coftumi, e di fante intenzioni avrebbe voluto aifolvere » il Bavaro, ma non potè.-- Colpa non fu del buon Pontefice, che inclinava alla pace, e chiaramente diceva, che compativa gli eccelli » del Bavaro, perchè il fuo PredeceiTore Giovanni XXII. con non voler-» gli far giuftizia, l’avea come l'pinto nel precipizio. DiiTe anche all’ » orecchio agli Ambafciatori di Lodovico, quali piangendo, d’efler dif-» poftiiììmo a favorire il loro Principe; ma aver lettere di Filippo Re » di Francia, colle quali il minacciava di trattarlo peggio, di quel che » Filippo il Bello avea trattato Papa Bonifazio Vili, qualora aifolveiTe » il Bavaro dalle fcomuniche-. Soggiugne, che alcuni le negano quefte >>cofe, e che non sa, fe con buone ragioni: e noi ci maravigliamo, come » Autore erudito le creda, e le feriva. L’anno feguente ha trovata nuo-» va maniera d’aggravar lo fteifo Pontefice, cioè d’opporre al di lui co-» raggio la tranquillità del Succeifore. Ed è ben degna d’oflervarfi, » perchè comprende!!, che il Sig. Muratori tutto intento a lodare un Pon-m tefice per deprimerne un altro, recede dal fuo grande impegno di *» negare alla S. Sede il diritto nella porzione d’Italia ipettante all'Impe-wrio, nella vacanza di elio. Narra egli dunque, come Martino dalla » Scala lcomunicato per avere uccifo il Vefcovo di Verona, fi riconci-» liò col buon Pontefice, e ottenne da lui il Vicariato di Verona, Par-» ma, e Vicenza: -- Vacante Imperio, con obbligo di pagare annualmen-» te al Papa cinque mila fiorini cl’oro, e mantenere zoo. cavalli, e 300. »pedoni al fervi gio della Chiefa. Ed ecco come il buon Pontefice-Be-» nedetto XII. amichevolmente ottenne ciò, che il gran Caporale de’ » Guelfi Giovanni XXII. con tante guerre non avea mai potuto otte-»nere~. Sappiam noi molto bene, che anche un fecolo dopo il no-» me di Caporale era de’ più onorati titoli militari negli Scrittori Tofcani. » Tuttavia adoprato ne’noftri tempi e adoprato a vicenda con Zimbello »del Re di Francia Capo di Fazione, ambiziofo Principe, e fimili, ci » fembra che fia un dilpéttofo fregio al Vicario di Crifto, corrifpondente » a ciò che fcrivevano per fcreditar la Chiefa i due dotti Ribaldi del ♦> noftro Annalifta Marfiiio da Padova, e Gianduno, fcomunicati per-» ciò, e dichiarati Eretici. Che non balta tener forte i Dommi di no-»> ilra Religione per vivere nella indifpenfabile unione della Chiefa, fa » d uopo venerare il Capo vilibile di eifa, non lacerarlo, o deriderlo. » Anche Dante Alighieri poeta celebre, in cui non feoprì altra cofa » il noftro Annalifta 1’an, 1321. fuorché il Ghibellinismo, confervò, per » quanto apparifee da’di lui fcritti, intatta la retta credenza. Contutto-» ciò quando sbandito dalla fua patria Firenze, e rifugiatofi preifo i ca- c 2 » pi