Anno MCCCLV. 285 Intanto nel dì 16. di Settembre venne a morte Matteo Visconte , perfonaggio di molta avvenenza, che non avea pari nella facondia, e fuperava anche i fuoi Fratelli nelle Virtù, fe non che era llrauamente guaito dalla LufTuria. Comune fama fu, eh’ egli moriiìe di veleno datogli da’fuoi due Fratelli Bernabò e Galea^o (a); chi immaginò , perchè gli folle lcappato di boc-(a)Petnu ca , elìère bella cola il dominar fenza compagni; e chi perchè^"'"1 elfendo egli bellialmente perduto nella libidine, e facendo incet-CRei'itaiic. ta di belle Donne nobili, ad onta ancora de’lor Genitori o Ma- Cono 1-riti, temerono, che ne feguilfe un dì qualche follevazione. di A I'~ Fors’anche la sfrenata Lufsuria fua il confumò. Certo è, eh’e- Maukaus gli quali all’improvvifo mancò di vita. Giacché non lalciò do-po di sè malchi , divifero i due Fratelli la di lui eredità. A Tom.xhil. Bernabò toccarono Lodi, Parma, e la perduta Bologna, colle Rer- Ilalic' Cartella di Marignano, Pandino, e Vaurio; a Gclea^jo Piacenza, Bobbio, Monza, Vigevano, ed Abbiate. Milano fu diviiò in due parti, e Genova rellò indivila. Non pattarono due Me- li, che lo fcaltro Giovanni da Oleggio intavolò un trattato di pace con Bernabò Visconte; e feguì in fatti, credendoli per tal via Bernabò di poter meglio ottenere il fuo intento v cioè di atterrarlo , effendoli convenuto , ch’egli metterebbe i Podeftà in Bologna. Giovanni da Oleggio ne goderebbe il dominio fua vita naturai durante; e quello dopo morte ritornerebbe a Bernabò. Con gran fella e folenni bagordi fu pubblicata quella Pace in Bologna nel dì 7. di Dicembre. Signoreggiavano in Padova Jacopino da Carrara, e Francefco da Carrara Nipote fuo; e fembrava fra loro un’invidiabil concordia. (b) Era France- (b) Matteo feo Generale della Lega di Lombardia contro ai Visconti. Pre-Vlllani l' *' fo un pretello cavalcò a Padova, e nel dì 18. di Luglio nell’ora di cena fece mettere le mani addoffo allo Zio, e il mandò prigione in una Fortezza , dove con fuo comodo lini quello , che gli rellò di vita. Sua Moglie Margherita da Gonzaga con un fi-gliuolmo d’ un anno fu rimandata a Mantova, e Francefco pre- (c) Cor.uf le tutta la fignoria di Padova . Secondo i Cortufi (c) , Jacopi- Hiflor. no tramava infidie alla vita di Francefco per mezzo di Zam-7™1, '2*. bone Dotti, che convinto fu meffo in una gabbia di ferro, e Rer' Italic\ pofeia uccifo da’fuoi lleffi Parenti. Altrettanto dicono i Catari (d) Catari, (d), con aggiugnere , che fra le Mogli d’ effi due Signori era in- Croate. forta emulazione, e quindi eflere venuto il trattato di avvelena-re Francefco . Comunque fia , per attellato del Villani non Ti po- Rer, Italie, tè