t6 Annali d’ Italia. di Bologna, ch’io tralafcio . Ora l’effere divenuta la parte Guelfa trionfante in Bologna, fervi a rimettere la buona armonia fra quel Comune e il Marchefe Azzo d’Elte, Capo de’Guelfi j e perciò non folamente Pace, ma anche Lega fu «abilita fra loro; e tanto effi Bolognefi, che i Fiorentini, Caporali anch’effi della fazione Guelfa, mandarono foccoriì di gente al Marchefe, contra del quale BottefelLa de BonacoJJl Signor di Mantova , Alboino dalla Scala Signor di Verona co i Mantovani, Veronefi, Brefciani, Parmigiani, Piacentini, ed altri della lor Lega fece- (a) Chronic. ro grande olle nel Mefe di Luglio (a). Prefero effi nel diftret-Tom^xv. t0 Ferrara Malfa, Melara, Figheruolo, e la Stellata, conar-Rer. Italie, riv^r anche fino alle porte di Ferrara, ma con ritrovarvi quel p umenfe ^°P01° ben difpoito alla difefa; e però fe ne tornarono a cafa. Tom. ix. Vennero poi di nuovo eili Collegati nel Mefe di Ottobre nel di-Rer. Italie, {fretto di Ferrara, ed ebbero a tradimento il forte Cartello di Bregantino, nè poterono far di più. Continuava tuttavia l’af-fedio di Piftoia, foitenuto con gran vigore e difagi per tutto il (b) Dino verno da i Fiorentini (b) e Lucchefi, quando s’udì, che veni- in Italia il Cardinal Napoleone de gli Orfini, Ghibellino di Rer. Italie, genio, fpedito da Papa Clemente V. per Legato in Italia a fin di vuianiT's Pac^icare Città' troppo divife nell’ interno loro, o in rotta co cap.Si. i vicini. I Fiorentini, gente, che fapeva farla punta a gli aghi, s’avvitarono tolto , che egli verrebbe per intorbidare il conquisto di Piltoia , giacché fapeano difguilato il Pontefice per la già inoltrata difubbidienza : provvidero al bifogno con un tradimento. Cioè fecero entrare un Frate in Piltoia, il quale per -*• parte loro promife le più belle cofe del Mondo a qud Popolo, di maniera che parte per la fame, giunta quali all’ellremo, e parte pel dolce fuono delle efibite vantaggioiè condizioni, ren- (c) Iftorie detono in fine la Terra nel dì io. d’Aprile (c) . Niuna pro-Tom'^xi me^a l°r0 attenuta, anzi un terribile Itrazio fi fece di quell’ Reri Italie, infelice Città. Divifero i Fiorentini e Lucchefi fra loro il Contado , atterrarono tutte le mura e fortezze della Città, e ne fpianarono le folle. Infierirono ancora contro i Palagi e le cafe de’Ghibellini e Bianchi diroccandole: in una parola , reltò Pilto- ( d ) Dino ja uno fcheletro , e fotto 1 ’ afpro governo de’ vincitori. V enne tti’P/uprà m ^ta^a il Cardinal Napoleone, e udita la refa di Piltoia ne fu Chronic. molto dolente. AndolTene a Bologna per rimetter quivi la pa~ j°o™n,*gf' c.e e gli ufeiti. Anche ivi lavorarono fottomano i Fiorentini Rer.' Italie, (d), con far giocare danaro, e induflero que’ Maggiorenti ad appor-