Anno M C C C 11. tà; Taccheggiarono tutto il fuo dillretto ; non vi fu Cartello, che loro non li rendelfe a riferva di Riversano e Firmignano. Immen-fo fu il danno di quella Città, e fu incolpato di tutto Mazzolino de’Mazzolini da Brelpa lor Podellà. Era in quelli tempi Go-vernator della Romagna Rinaldo Vefcovo di Vicenza. Mentre egli dimorava in Forlì, • gli Ordelaffi , cioè i più potenti di quella Città, un dì levarono rumore contra di lui, e il ferirono a morte. Ed ecco quante fcene di furori e di pazzia li miralfero in quelli tempi per buona parte dell’ Italia. Anno di Cristo MCCCIII. Indizione i. di Benedetto XI. Papa i. di A.l B E R T o Auftiiaco Re de’ Romani 6. SEmpre più s’andava inalprendo la nemicizia fra Papa Bonifacio Vili, e Filippo il Bello Re di Francia, Principe, che quantunque Dio l’avelfe flagellato in quelli tempi con delle vergognole rotte date alle Armate fue eia i Fiaminghi, pure più fiero diveniva ed altero. Si fortificò il Pontefice in Germania contra gli attentati di quello Re con tirar dalla fua Alberto Re de’ Romani , e riconofcer ora per bella e buona la di lui elezione . Gli atti di quella riconciliazione, e della confermazione a lui data dal Papa, fon riferiti dal Rinaldi ( a). E tutto fatto (») Raynau-.. per muovere l’armi d’elfo Alberto contra del Re di Francia . Servì quello per maggiormente accendere lo fdegno del Re Fi- AnnaL lippo (¿), il quale per far difpetto al Papa, e non ^ià perchèf°lm'Giovjr.. fia credibile , eh’ egli ciò credelfe daddovero, pubblico ventino- Villani ve capì d’accufa contra di lui, la maggior parte calunnie paten-«• ti, e prive d’ogni colore di verilimiglianza, non che di verità. Cioè eh’egli non credea l’immortalità dell’anima, la reai pre-fénza del Signore nell’Ollia confecrata , la fornicazione peccato; eh’ egli era ltregone , Simoniaco , eretico, con altre limili nefande imputazioni, rimettendoli a provar tutto nel Concilio Generale, a cui egli appellava. Commolfo da sì orrendo procedere Papa Bonifazio, fulminò contra di Filippo le cenfure, dichiarò nulli tutti i fuoi Atti fatti e da farli, allblvè i fudditi dal giuramento di fedeltà, con pretendere ancora dipendente nel temporale il Regno di Francia dall’autorità e fuperiorità de’Romani Pontefici. Intanto il Re Filippo, fpirando folamente vendetta , ipedx