Anno MCCCXXXIX. *g5 venti mila Fiorini d’oro: ne avea gran bifogno . In P^rma la-fciò a quel governo Azzo da Correggio fuo Zio materno , che il fervi di propofito per quanto vedremo. Un altro affai ftrepitofo avvenimento appartiene all’ Anno prefente , che fi vede riferito fùor di fito non folamente dal Corio ( a ) , ma anche da Bonin- (a) Cono contro Morigia (¿), e da Galvano Fiamma (c) Autori contem-poranei, narrandolo gli uni all’Anno 133.7. e 1’altro all’ 1339. (b) Bohinc• Forfè fon guaiti i loro teffi, o la diverfità dell’Era Criftiana !^i0Ji‘^ Chr' produffe quefto imbroglio; certo effendo , che il fatto , ch’io fon Tom.'xiL per narrare, accadde in quell’ Anno , come s’ha da Giovanni R*r. Italie. Villani (d) , dal Gazata ( e), da i Cortufi(/), e da altri Sto rici (g). Appena fu rtabilita la pace fuddetta, che a Martino Gepu 4^. parve un’ora mille anni di fgravarfi del troppo pefante fardello Tcm.eodan. di tante milizie, che erano al fuo foldo, per effer egli reftato yinJniTn. co’ fuoi fudditi fmunto affatto di moneta. Specialmente gli erac-