VINETIANA LIB. IIII. 299 cfiere di minor commodo , ninna a [e di maggior danno, (¿f 1519 pericolo di que fi a j perche in quella co fa apunto , nella quale potevano pochijfimo nuocere, haveriano dimofirata gran-didima volontà di farlo : tutti quei pajjì Jìretti, & diffìci- li , per i quali converrebbono i fuoi Joldati farfi firada per pacare in Germania, e fiere in potere de’ T edejchi , (¿f da loro con buoni prefidii , & con molta diligentia cuftoditi : onde come il p a fiar e oltre i monti, & penetrare dentro a quella provincia era a loro grandemente difficile , così fa-cilijfimo era a’Tedeschi il discendere da più parti ne confini della República mettere nelle cofe loro grandijfima confufione . A4 a , quando Carlo da niuna ingiuria provocato volefie venire armato in Italia , (¿f tentale di violare la facrofanta maeftà del "Pontefice Romano , non efiere il J"e-nato Vinetiano per mofirarfi diverfo da quelli, che / erano fatto fernpre conoScere i loro maggiori, cioè, defenSori della libertà , & della dignità Ecclefiaftica j il quale nome d' honor e , di vera gloria era Sopra ogni altro prefio di loro cario vien in grandijfima fiima, & antepofio alla grandeva dell Im-perio. Mentre che quelle cofe erano dal Rè Francefco rnani-col mezzo de’ fuoi Ambafciatori trattate, Carlo , il quale parte co’l favore, empiendo gli Elettori di promeife, parte co’l timore, havendo già poile molte genti infierne, haveva occupati gli animi de gli Elettori, fù dichiarato Rè de’ Romani . Quafi nel medeiìmo tempo Solimano unico figliuolo di Succedine Seiino , morto il padre, ottenne fenza alcun contrailo l’im- às"nZZl perio quietamente , & fù pollo nella fede de’ Prencipi Ot-tomani. Un folo Agazzelle capitano nella Soria, cercando di ufurparfi il dominio di quelle provincie, eh’ erano fotto al governo di lui, fi dimoitrò al nuovo Imperatore contumace, & ribelle. Ma predo rimafe la fua ribellione oppreifa, & tutte le provincie dell’ imperio fi fecero a Solimano ubbidienti, & quiete . Ma in lui apparivano non incerti fegni di elevatiifimo ingegno, e di grandiiTimo fpi- sotmaJ'. rito; onde pervenuto a tanto imperio, non era dubbio ad alcuno, ch’egli non foife per volgere nell’animo fuo altif-H.Varuta .Tom.I. V fimi