xxt »> Teftamento alla Chiefa dalla medefima Conteffa. Che però quanto » fecero i Pontefici per mezzo de’ lor Legati per ricuperarle, non ci » piace di fentirlo attribuire all’ambizione Pontificia, o a defio di con-» quiita. Di Mantova ammettiamo al noftro Annalifta quanto ne dice, » cioè d’efferfi ella governata a forma di Repubblica per qualche tem-»po, indi averne prefa la Signoria i Bonacofli, finché l’an. 1328. fu «trucidato Paflerino da Guido, Filippino, e Feltrino figliuoli di Luigi » Gonzaga, ed effer poi durato il lor dominio fino al lècolo, in cui vi-» viamo. Non così delle altre tre Città. Nè ci muove punto a rifo 1’ » intempeifiva lepidezza, con cui racconta l’an. 1327. la venuta del » Card. Legato Beltrando in Lombardia per ricuperarle alla S. Sede. » Che importa, che i Bolognefi fpediffero a Parma, refidenza del Le-» gato, i loro Ambafciatori, e lo riceveflèr poi nella lor Città con incre-» dibil fejla, e baqot-di per più dì, come Je fofj'e calato un Angelo dal cielo? »Certa cofa è, che l’anno fcorfo al 27. eli Settembre Parma, e al 4. »d’Ottobre Reggio s’erano date al Legato, e nel prefente gli fi die-»de Modena, vedendoli cinta ( dice fcufandola il Sig. Muratori ) da » Città, che s erano date a’ Capitani del Papa, lèbbene tutte e tre torna-» rono in breve a ribellarfi in tempo del Bavaro ( an. 1328. ) » Quella nuova ribellione non altera punto l’antico diritto ereditario »della Chiefa, ancorché non ne aveffe goduto mai pacifico poiTeflò: » poiché anche altre Città dello Stato poffedute per fecoli interi fi ri-» bellarono varie volte in cjuefto infeliciflimo fecolo. Quel, che fe non » varia, almeno intorbida il diritto, fi è la circoflanza efpreffa nell’Atto » Vacante Imperio: perciocché non fembra efl'erfi elleno reflituite al lor »legittimo Padrone, al Romano Pontefice; ma bensì al medefimo co-» me Vicario dell’imperio. E il Sig. Muratori, che non fi lafcia fcappar » limili congiunture, l’olTervò bene Fan. 1322. quando Piacenza pafsò » dalle mani di Galeazzo in quelle del Pontefice, effendovi entrato il »Card. Legato a prenderne il poffeifo il dì 27. di Novembre. Poiché »pretende di corregger la Cronica di Piacenza, ove dice, toto tempore » vita fute, e coll’efempio di Parma, Modena e altre Città fofeituite » Vacante Imperio', onde venga di tutte a ritenere intatto il diritto Im-» periale. Il qual punto non lo efamineremo, per non imitar quegli al-» tri difenfori, de’quali egli parla in tale occafione:--Intorno a queflo » punto, cioè del dominio allora acquiflato da Papa Giovanni nella Cit-» tà di Piacenza, s’è difputato ne gli anni addietro fra gli Avvocati del-» la Chiefa Promana, e quei dell’ Imperadore, pretendendo i pi'imi, » che il popolo di Piacenza dopo alcuni anni con pubblico atto ricono-» fcefTe, che Piacenza col fuo chiaretto immediate fubjecla fu, & fuerit ab Tomo Vili, d » anti~